La pandemia di Covid-19 rischia di tagliare da un giorno all’altro gran parte della capacita del trasporto aereo delle merci tra Europa e Stati Uniti. Infatti, l’annuncio fatto il 12 marzo 2020 del presidente statunitense Donald Trump di sospendere per trenta giorni tutti i voli passeggeri con gli scali europei elimina tutta la stiva belly, che corrisponde all’ottanta percento di quella complessiva. Dal provvedimento sono esclusi il Regno Unito e l’Irlanda, che secondo il presidente americano avrebbero “fatto un buon lavoro” contro il coronavirus. La forte riduzione della capacità di carico porterà un forte aumento delle tariffe.
L’associazione mondiale dei vettori aerei Iata ricorda che le dimensioni del mercato tra Stati Uniti ed Europa sono enormi: nel 2019 sono avvenuti circa 200mila voli tra le due aree, pari a una media di 550 voli al giorno. La sospensione dei voli porterà quindi enormi conseguenze economiche: “La sospensione dei viaggi su così ampia scala creerà conseguenze negative per tutta l'economia. I Governi devono riconoscerlo ed essere pronti a sostenerlo", ha spiegato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo di Iata.