Dopo un forte avvio del quarto trimestre 2024, il trasporto aereo delle merci sembra aver raggiunto il suo apice, con una riduzione dei volumi e delle tariffe osservata nella seconda settimana di dicembre. Secondo l’ultima analisi di WorldAcd Market Data, la contrazione interessa anche le origini dell’area Asia-Pacifico, tradizionalmente uno dei motori principali del settore. Nel corso della 50a settimana del 2024 (dal 9 al 15 dicembre), le tariffe spot medie dalle origini Asia-Pacifico hanno registrato un calo del 4% rispetto alla precedente, attestandosi a 4,57 dollari per chilogrammo. Questo declino è stato parzialmente compensato dall’aumento delle tariffe spot dalle origini del Nord America (+6%) e del Medio Oriente e Asia meridionale (Mesa, +5%).
Tuttavia, a livello globale, le tariffe spot hanno segnato una flessione complessiva dell’1% rispetto alla settimana precedente, pur mantenendosi superiori del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una media globale di 3,20 dollari per chilogrammo. Le tariffe contrattuali globali hanno seguito una tendenza simile, con una lieve diminuzione settimanale dell’1%, raggiungendo 2,61 dollari per chilogrammo. Complessivamente, il prezzo medio globale del cargo aereo è calato a 2,78 dollari per chilogrammo, ma risulta comunque più alto del 6% rispetto all’anno scorso.
La capacità globale di trasporto aereo si è mantenuta stabile nella 50a settimana, con un calo dell’1% nella capacità dei cargo puri bilanciato da un aumento dell’1% nella capacità belly. Tuttavia, i volumi globali di merce trasportata hanno segnato un calo dell’1% rispetto alla settimana precedente, trainati da una diminuzione del 2% dai mercati Asia-Pacifico e del 7% dalle origini Mesa. In controtendenza, l’Africa (+4%) e l’America Centrale e Meridionale (+2%) hanno registrato aumenti di tonnellaggi, grazie alla crescita stagionale delle spedizioni di prodotti deperibili verso l’emisfero nord, come il caso delle esportazioni dall’Egitto all’Europa.
Analizzando le prestazioni specifiche delle principali rotte Asia-Pacifico nella 50a settimana, emerge una leggera crescita settimanale delle tariffe spot verso gli Stati Uniti, con valori che hanno raggiunto 6,94 dollari per chilogrammo (6,98 dollari per la sola Cina). Rispetto al 2023, le tariffe verso gli Usa sono cresciute del 4%, nonostante una lieve flessione del 7% per le spedizioni dalla Cina. Sul fronte dei volumi, si registra un calo settimanale del 5% per l’Asia-Pacifico verso gli Usa e del 4% dalla Cina verso gli Usa. Tuttavia, rispetto al 2023, i tonnellaggi sono in aumento del 5% dall’Asia-Pacifico e dell’1% dalla Cina.
Per quanto riguarda le rotte verso l’Europa, tutte le principali origini dell’Asia-Pacifico hanno segnato cali significativi nei volumi settimanali, tra cui Vietnam (-10%), Thailandia (-9%), Hong Kong (-8%), Cina e Giappone (-6%), e Corea del Sud (-4%). Tuttavia, su base annua, i volumi risultano ancora significativamente superiori, con aumenti del 26% dal Giappone, 23% dalla Cina, 19% dal Vietnam e 15% da Hong Kong. Le tariffe spot verso l’Europa seguono una tendenza simile, con cali settimanali da Taiwan (-11%), Giappone (-7%) e Cina (-5%). Un’eccezione è rappresentata da Hong Kong, dove le tariffe sono rimaste stabili vicino ai massimi annuali del 2024 (6,21 dollari per chilogrammo). Su base annua, le tariffe verso l’Europa sono significativamente più alte, con incrementi del 63% dalla Thailandia, 40% da Taiwan, 28% dal Vietnam, 25% dal Giappone e 13% dalla Cina.
Il mercato del cargo aereo si trova in una fase di transizione, con segnali di rallentamento dopo il tradizionale picco del quarto trimestre. Mentre le tariffe e i volumi mostrano variazioni settimanali negative, i confronti su base annua continuano a evidenziare una crescita robusta. La stabilità della capacità globale e la domanda variabile continueranno a influenzare il settore nelle settimane finali del 2024, delineando scenari di mercato complessi e dinamici.