WorldAcd ha diffuso un’analisi del traffico aereo delle merci a livello globale basandosi sui risultati del primo semestre del 2021, che mostrano un incremento dei volumi del 31% e dei ricavi del 37% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si è così tornati ai livelli precedenti alla pandemia di Covid-19. Ciò vale per i volumi, mentre i ricavi sono addirittura superiori del 79%. Ma la situazione non è omogenea, perché i volumi delle le compagnie aeree africane sono cresciuti meno della media globale (+28%), mentre quelli delle europee sono addirittura diminuiti del cinque percento, rispetto al primo semestre del 2019.
L’analisi considera anche i primi venti spedizionieri aerei mondiali, che nel 2020 hanno consolidato la loro posizione, seppure anche in questo caso con differenze. Quelli europei mostrano risultati migliori della media nei volumi trasportati rispetto al 2020, ma non hanno raggiunto i livelli del 2019, mentre quelli dell’Asia Pacifico migliorano sia rispetto al 2020 (+47%), sia rispetto al 2019 (+18%). Interessante notare che i grandi spedizionieri europei hanno perso terreno rispetto a quelli di minori dimensioni.
I Gsa mostrano risultati migliori del mercato nel suo complesso, con un crescita forte in Asia Pacifico, une regione che dipende meno delle altre dai Gsa. Viceversa, nelle regione dove i Gsa sono tradizionalmente forti (Sud America e Mesa) hanno perso quote di mercato. In generale, i rendimenti dei Gsa sono mediamente più bassi del dieci percento rispetto a quelli delle compagnie aeree che servono, anche se in alcune regioni si rileva il contrario.
WorldAcd segnala un vero e proprio boom nel trasporto aereo espresso e non solo durante la pandemia, dove si registra un’impennata del commercio elettronico, ma negli ultimi due anni. Il suo perso nel settore è cresciuto del 50% nel 2019 e del 35% nel 2020, con un aumento del peso medio di ogni spedizione da 233 a 418 kg. Fenomeno che WorldAcd imputa all’e-commerce.