Il traffico aereo delle merci, espresso in tonnellate, resta in positivo anche nel primo semestre di quest'anno, però il tasso di crescita è inferiore a quello del 2017, attestandosi sul 4,7%. Secondo la Iata, questo rallentamento è causato principalmente da tre fattori: il ciclo di riassortimento degli inventari, che si è concluso all'inizio del 2018, la diminuzione del commercio estero e l'atterramento temporaneo della flotta di Nippon Cargo Airlines nella seconda metà di giugno (che da solo ha portato una riduzione dello 0,5%). "Il trasporto aereo continua a essere un business difficile con sempre maggiori rischi di ribasso", spiega Alexandre de Juniac, Direttore Generale e Ceo della Iata. "Ci aspettiamo ancora una crescita del 4% nel corso dell'anno. Ma il deterioramento del commercio mondiale è una reale preoccupazione. Mentre il trasporto aereo è in qualche modo isolato dall'attuale ondata di innalzamenti delle barriere tariffarie, un'escalation delle tensioni commerciali che si traduce in un riorientamento della produzione e nel consolidamento delle catene di approvvigionamento globali cambierebbe significativamente le prospettive in peggio. Le guerre commerciali non producono mai vincitori. I Governi devono ricordare che la prosperità viene dall'incrementare il loro commercio, non dalle barricate economie".
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