Anche a settembre 2020 l’andamento del traffico globale delle merci, in termini di tonnellate per chilometri, resta in rosso rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un calo dell’otto percento, ma con una percentuale inferiore, che nel 2019 era al -12,1%. Nello stesso mese, l’offerta di stiva è calata del 25,2%, sempre nel confronto con settembre del 2019. la Iata, che fornisce questo dato, commenta che questo è un valore di quasi tre volte superiore alla contrazione della domanda, “a indicare una grave carenza di capacità sul mercato”.
I dati regionali mostrano notevoli variazioni. Nord Africa e Africa registrano addirittura un aumento del traffico a settembre, rispettivamente dell’1,% e del 9,7%, mentre le altre aree restano in rosso. Addirittura il Nord America torna a livelli precedenti la Covid-19. Viceversa, l’Europa è ancora in rosso acceso, con una riduzione del 15,7%, inferiore quindi a quella delle media globale.
"Nel trasporto aereo di merci, il 92% dell’attività è ancora presente rispetto al 2019, a fronte della scomparsa del 90% del traffico passeggeri”, commenta il direttore generale e Ceo della Iata, Alexandre de Juniac. “Rileviamo indicatori favorevoli per la stagione di picco di fine anno, che sosterranno la continua ripresa della domanda, già emersa nel Nord America e in Africa. La sfida continua a riguardare la capacità. Mano a mano che i vettori adegueranno gli orari per rispondere al calo della domanda di passeggeri nel pieno della seconda ondata di pandemia, preziosa capacità di stiva (quella relativa al belly, ndr) andrà persa proprio nel momento in cui sarà più necessaria".