Il 4 luglio 2024 la Commissione di Garanzia sullo sciopero ha approvato la Delibera numero 24/188 che riguarda il comportamento di Malpensa Logistica Europa durante alcuni scioperi attuati dai sindacati di base dal 2021 al 2024. Il procedimento è stato aperto il 21 maggio 2024 per due violazioni alla Legge sullo sciopero (numero 146 del 1990): mancato rispetto dell’astensione dallo sciopero di quote strettamente necessarie di lavoratori tenuti alle prestazioni indispensabili e mancata indicazione e preventivo confronto sulle modalità di individuazione dei lavoratori esonerati dallo sciopero.
Gli scioperi considerati dall’Autorità sono tre del 2021 (6 luglio, 24 settembre e 11 ottobre), uno del 2022 (25 marzo), uno del 2023 (20 ottobre) e uno del 2024 (9 febbraio). Quest’ultimo, indetto da Cub Trasporti, è proseguito nei tre giorni successivi senza l’adeguata comunicazione e violando le norme e per questo motivo la Commissione aveva già sanzionato la sigla sindacale con la delibera 24/93.
Il procedimento nei confronti di Mle è partito proprio dalla memoria difensiva del sindacato su questa sanzione. La Commissione ha rivisto l’elenco dei lavoratori comandati durante gli scioperi presi in considerazione, rilevando che in quelli del 2021, del 2022 e del 2023 Mle ha stabilito il loro numero senza una preventiva consultazione con il sindacato Cub Trasporti.
Il sindacato ritiene che la mancata consultazione avrebbe permesso all'azienda di garantire la possibilità di movimentare tipologie di merce anche diverse da quelle strettamente necessarie. In pratica, Mle avrebbe comandato più lavoratori di quelli necessario alla movimentazione delle merci ritenute di prima necessità e quindi esentate dallo sciopero (deperibili, animali vivi, medicinali e altri beni di prima necessità).
Su tale questione c’è già una sentenza del Tribunale di Busto Arsizio del 1° febbraio 2022 che ha dichiarato antisindacali le condotte di Mle, confermata da un’altra sentenza del 2 giugno 2023 e da una terza sentenza d’Appello del 28 febbraio 2024. L’azienda si è difesa affermando di avere rispettato le normative e di avere comunicato preventivamente le liste dei lavoratori comandati alle organizzazioni sindacali.
La Commissione di garanzia ha però ritenuto le comunicazioni ai sindacati insufficienti e non conformi, perché la normativa richiede una vera consultazione. Quindi ha stabilito la sanzione di 17.500 ripartita in due modi: per ciascuno degli scioperi del 6 luglio 2021, del 24 settembre 2021 e dell'11 ottobre 2021, è stata imposta una multa minima, mentre per gli scioperi del 25 marzo 2022, del 20 ottobre 2023 e del 9 febbraio 2024, la sanzione è stata aumentata di un terzo.
L'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Milano è stato incaricato di adottare un'ordinanza-ingiunzione nei confronti del legale rappresentante di Mle entro novanta giorni dal ricevimento della delibera e di comunicare alla Commissione l'avvenuta esecuzione della stessa entro trenta giorni successivi.