La sentenza emessa il 30 marzo 2022 dalla Corte di Giustizia Europea dovrebbe porre fine alla lunga vicenda giudiziaria innescata dalla decisione della Commissione Europea del 9 novembre 2010, che ha condannato dieci compagnie aeree a pesanti multe con l’accusa di avere costituito un cartello per le tariffe del trasporto aereo delle merci tra il 1999 e il 2006. La sanzione complessiva ammontava a 790 milioni di euro, divisa tra diverse compagnie. L’intesa riguardava alcune componenti supplementari della tariffa, come quelle sul carburante e la sicurezza.
Dopo quel verdetto, alcune compagnie presentarono un ricorso, che venne accolto dal Tribunale dell’Unione perché alcune procedure avrebbero pregiudicato i diritti della difesa e quindi il 17 marzo 2017 la Commissione Europea adottò una nuova decisione, modificando quella originale secondo le considerazioni dei giudici. Anche nei confronti di questo atto, alcune compagnie aeree hanno presentato un nuovo ricorso alla Corte Europea chiedendo l’annullamento o la riduzione delle sanzioni.
Così, la Corte di Giustizia Europea ha dovuto emettere una nuova sentenza, diffusa il 30 marzo 2022, che questa volta ha confermato parte delle sanzioni. I giudici hanno respinto i ricorsi di Martinair Holland, Koninklijke Luchtvaart Maatschappij (Klm), Cargolux Airlines, Air France-Klm, Air France, Lufthansa, Singapore Airlines e Singapore Airlines Cargo, mantenendo quindi le sanzioni inflitte dalla Commissione Europea. Hanno invece annullato parzialmente quelle contro Japan Airlines, Air Canada, British Airways, Cathay Pacific Airways, Sas Cargo Group, Latam Airlines Group e Lan Cargo. Queste compagnie ottengono quindi una riduzione dell’ammenda.