La cargocity di Malpensa torna ai livelli precedenti la pandemia di Covid, anzi li supera: a gennaio 2021 lo scalo lombardo ha movimentato 49.785,4 tonnellate (rilevazioni di Assaeroporti), con un aumento del 24,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Durante un intervento alla Commissione Speciale Malpensa del Comune di Gallarate, l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, ha spiegato che questo forte aumento è causato dal boom del commercio elettronico, dal materiale sanitario richiesto dalla pandemia e dall’incremento di traffico di Dhl (grazie alla nuova piattaforma logistica) e dei voli di Amazon. Secondo Brunini questa tendenza continuerà nel 2021.
A gennaio, tutti gli aeroporti italiani hanno movimentato 73.448 tonnellate, ma in questo caso rispetto allo stesso mese del 2020 si registra una diminuzione del 7,9%. Roma Fiumicino si conferma al secondo posto con 6257 tonnellate, ma rispetto allo scorso anno crolla del 50% e anche l’altro aeroporto romano, Ciampino, scende, con una percentuale dell’11,2% (1314,8 tonnellate). Un altro scalo che crolla nel cargo a gennaio è Bergamo, che ha movimentato 2448,9 tonnellate, il 73,8% meno dell’anno scorso. In questo caso può contare anche l’apertura della piattaforma Dhl di Malpensa, che può avere drenato traffici a Orio al Serio. L’aeroporto di Bologna resta stabile, con 3616,2 tonnellate, segnando una lieve flessione dello 0,4%.