Nel mese di luglio 2024, il trasporto aereo delle merci ha mostrato segnali di robusta ripresa, con volumi e tariffe in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo aumento, riportato da WorldACD Market Data, è stato sostenuto da una domanda ancora forte in settori come il commercio elettronico e dalle persistenti difficoltà nelle catene di approvvigionamento globali, causate soprattutto dal crisi del Mar Rosso. Secondo le recenti rilevazioni, le tariffe medie globali sono aumentate del 2% rispetto a giugno, raggiungendo i 2,50 dollari per chilo, un incremento del 44% rispetto a luglio 2019, l'ultimo periodo pre-Covid di riferimento.
Questo aumento si inserisce in una progressiva crescita, con tariffe che erano passate da una media di 2,30 dollari nel primo trimestre a 2,45 dollari nel secondo trimestre. L'aumento annuale del 12% registrato a luglio rappresenta l'incremento mensile più significativo dell'anno, superiore ai rialzi del 2% e del 6% registrati rispettivamente a maggio e giugno. Tuttavia, questo dato riflette in gran parte un calo progressivo delle tariffe medie che si era verificato lo scorso anno. Uno dei principali motori di questa crescita è stata la rotta dall'Asia-Pacifico agli Stati Uniti, dove le tariffe spot hanno raggiunto una media di 5,80 dollari per chilo, con un aumento vicino al 70% rispetto a luglio 2023.
Analizzando la settimana 31, che copre il periodo dal 29 luglio al 4 agosto, le tariffe medie globali sono rimaste stabili, con una leggera flessione del 5% per quelle originarie dall'Africa, mentre le altre principali regioni di origine hanno mantenuto o leggermente aumentato i prezzi. Rispetto all'anno scorso, le tariffe di 2,49 dollari per chilo rappresentano un aumento del 12%, grazie soprattutto ai forti aumenti anno su anno del 56% dalle origini del Medio Oriente e Sud Asia (Mesa) e del 22% dalle origini Asia-Pacifico.
Combinando i dati delle settimane 30 e 31, sia i volumi che le tariffe sono scesi leggermente dell'1% rispetto alle due settimane precedenti, ma restano comunque ben al di sopra dei livelli dell'anno scorso, con aumenti del 9% nei volumi e del 12% nelle tariffe, principalmente grazie al traffico dalle regioni Asia-Pacifico e Mesa. La capacità, invece, è cresciuta solo del 3% rispetto all'anno precedente.
In un contesto di continue interruzioni politiche e logistiche, il Bangladesh ha registrato una ripresa dei volumi di trasporto aereo verso l'Europa nella settimana 31. Dopo una diminuzione significativa nelle settimane 28 e 29, i volumi sono tornati ai livelli delle settimane 25-28. Tuttavia, questi volumi restano ancora al di sotto dei livelli registrati nello stesso periodo dell'anno scorso, che era stato particolarmente forte per il traffico dal Bangladesh all'Europa.
Sul fronte delle tariffe, i prezzi spot dal Bangladesh all'Europa sono saliti ulteriormente nella settimana 31, raggiungendo il livello più alto dell'anno a 4,87 dollari per chilo, quasi tre volte (+173%) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Questo aumento è stato alimentato dalle interruzioni nei servizi aerei e doganali nel paese, che hanno aggravato una situazione di mercato già caratterizzata da capacità limitata.