Le sanzioni attuate dall’Unione Europea contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina hanno lasciato a terra gli aerei della compagnia russa AirBridgeCargo, che ora sono fermi a Mosca. Sono sedici B747F, dei quali sei di proprietà e dieci a noleggio. La situazione è in fase di stallo, perché da un lato AirBridgeCargo non può usare gli apparecchi ma dall’altro i sei noleggiatori non li possono recuperare perché la Russia li trattiene. Per uscire da questa situazione, sarebbero in corso trattative riservate tra la compagnia russa e Etihad Cargo, che ha sede negli Emirati Arabi Uniti.
Lo rivela la testata The Loadstar, secondo la quale Etihad Cargo potrebbe rilevare gli aerei con i loro equipaggi per trasferirli ad Abu Dhabi sotto la gestione di una nuova società. Quest’ultima non sarebbe coinvolta dalle sanzioni e quindi potrebbe operare in Europa. Secondo una fonte, il personale di AirBridgeCargo sarebbe già ad Abu Dhabi e l’agente della nuova compagnia sarebbe AirFreight Logistics, società registrata in Lussemburgo che prima delle sanzioni era Gsa del Gruppo Volga-Dnepr, titolare di AirBridgeCargo.
La situazione è però complessa e ora Etihad cargo starebbe analizzandola per verificare che l’operazione non violi le sanzioni contro la Russia. È resa ancora più complessa dalle cause intentate da Boc Aviation contro AirBridgeCargo negli Stati Uniti e da AerCap contro Volga-Dnepr in Gran Bretagna per violazione del contratto. Le due società sono tra i noleggiatori degli aerei fermi a Mosca.