Il 15 luglio 2021, l’agenzia federale statunitense Federal Aviation Administration ha emesso una direttiva indirizzata a tutte le compagnie che usano i Boeing B737, che stabilisce ispezioni per verificare il corretto funzionamento degli interruttori di pressione in cabina. La direttiva interessa tutti gli apparecchi di questo tipo – che sono 2502 negli Stati Uniti e 9315 nel mondo – compresi quelli adibiti al solo trasporto delle merci. Il provvedimento parte dalla segnalazione di una compagnia, secondo cui entrambi gli interruttori di tre B737 non hanno superato un test funzionale.
La Faa spiega che il malfunzionamento di questi interruttori può compromettere la pressurizzazione della cabina, abbassando i livelli di ossigeno oltre i 3000 metri. I test devono essere ripetuti e devono avvenire entro le duemila ore di volo dall’ultimo controllo o entro novanta giorni dall’entrata in vigore della direttiva. L’Agenzia non ha ancora informazioni sufficienti per stabilire le cause di questo elevato tasso di malfunzionamento. Dal 2012 la Faa ha imposto la duplicazione di questi interruttori.
Il provvedimento interessa anche la versione Max del B737, che è stata messa a terra per alcuni mesi dopo due incidenti che hanno mostrato errori di progettazione. Da novembre 2020 i B737 Max possono volare, però l’otto aprile 2021 la Faa ha notificato agli utilizzatori di alcuni esemplari di questo modelli di rimuoverli temporaneamente dal servizio per un problema di fabbricazione dell’unità di alimentazione di backup.