Prosegue anche a maggio 2023 la flessione del cargo aereo negli aeroporti italiani. La rilevazione di Assaeroporti mostra che in questo mese gli scali hanno movimentato 95.222,3 tonnellate, il 3,1% in meno rispetto allo stesso mese del 2022. C’è però un dato positivo: rispetto a aprile, quando il totale è stato di 84.539,9 tonnellate (con calo annuale del 5,1%) la situazione è migliorata.
Considerando i primi cinque mesi del 2023, l’andamento delle merci resta comunque sempre sotto il corrispondente periodo dell’anno precedente e anche sotto il livello del 2019, ultimo anno prepandemico. Da gennaio a maggio 2023 gli aeroporti italiani hanno movimentato 428.342 tonnellate, a fronte delle 456.008 tonnellate del 2022 e 440.650 tonnellate del 2019. Nel quinquennio, il dato peggiore è stato quello del 2020, con 322.071 tonnellate.
Considerando i singoli aeroporti, a maggio 2023 quello più importante per il cargo, Malpensa, ha movimentato 58.673,8 tonnellate, con una diminuzione del 9,2% sullo stesso mese del 2022 (ma con un aumento del 24,5% sul 2019). Considerando i primi cinque mesi, lo scalo lombardo è sceso del 13,1% a 269.760,2 tonnellate.
Il secondo aeroporto per volumi, Roma Fiumicino, invece è in ripresa: a maggio ha movimentato 15.880 tonnellate (+21,2%) e nei primi cinque mesi 62,291,7 tonnellate (+28,7%). Probabilmente si sta riequilibrando il traffico tra lo scalo lombardo e quello laziale, dopo che nel periodo dell’emergenza pandemica prevalse nettamente il primo.
Restando in Lombardia, ci sono altri due aeroporti che mostrano dinamiche interessanti nei primi cinque mesi: Bergamo e Brescia. Il primo ha aumentato la movimentazione merci del 5,6% a 8.780,4 tonnellate, mentre il secondo è calato del 7,6% a 14.195,2 tonnellate. Però mentre il traffico di Bergamo è tutto merci avio, quello di Brescia conta 8.129,7 tonnellate di posta (segmento che registra una flessione del 12,3%, a fronte del -2,2% del merci avio).