Una frode internazionale è costata alcune centinaia di migliaia di euro a diverse società di spedizione aerea con sede in Belgio. Lo riferisce la testata Cargo Forwarder in un articolo di Marcel Schoeters citando Olivier Schoenmaeckers, l’amministratore delegato di Forward Belgium, l’associazione che raccoglie questi operatori. Secondo la sua ricostruzione, i truffatori si sono presentati come commercianti di cipolle e mango operanti in India e Pakistan, chiedendo agli spedizionieri di organizzare dei trasporti urgenti verso il Belgio. Sono così avvenute diverse spedizioni, i cui costi sono stati inizialmente coperti dagli stessi spedizionieri tramite le loro linee di redito. Ma quando hanno presentato la fattura ai committenti, questi avevano fatto perdere le loro tracce. Schoenmaeckers ritiene che i truffatori siano dei professionisti, perché hanno preso contatto personalmente con gli spedizionieri tramite persone “eleganti” e con biglietti da visita “dall’aspetto autentico”.
Infatti, le società che i truffatori rappresentavano erano reali, perché erano state da loro rilevate per somme irrisorie, essendo in gravi difficoltà economiche. Per completare la rappresentazione, i truffatori hanno falsificato i loro bilanci, in modo da reggere a un primo controllo. Anche le spedizioni erano reali e sono avvenute verso diversi aeroporti europei. Schoenmaeckers spiega che queste frodi sono facilitate sia dalla riluttanza delle società di spedizione a condividere tra loro le informazioni, sia dal desiderio di acquisire commesse, che ostacola verifiche approfondite.
Per prevenire questi eventi, Forward Belgium ha istituito uno sportello che raccoglie reclami, che però richiede la collaborazione di tutti gli operatori. Sul caso in questione, l’associazione sta raccogliendo le denunce per un’azione legale comune e per verificare se gli spedizionieri possano rivalersi sulle assicurazioni. Non è ancora stato valutato l’importo totale della frode, ma solo una delle prime società contattate ha dichiarato una perdita di 500mila euro. Cargo Forwarder cita anche l’amministratore delegato di Air Cargo Netherland, Maarten van As, secondo cui una truffa simile sarebbe stata tentata ad Amsterdam, con prodotti e modalità identiche, nei confronti di due spedizionieri.