Verso le sei del mattino dello scorso sabato, un giovane camionista che stava lavorando nell'area cargo dell'aeroporto della Malpensa è stato investito e schiacciato da un carrello elevatore. L'uomo è stato trasportato in ospedale con elisoccorso ed è ricoverato in gravi condizioni, con prognosi riservata. Sono in corso le indagini per ricostruire le responsabilità dell'incidente.
Sul caso sono intervenuti i sindacati, chiedendo maggiore sicurezza nella cargocity. Una nota unitaria diffusa il 28 febbraio da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TA afferma che " "questo incidente segnala ancora una volta di troppo la situazione insostenibile dello scalo, i cui traffici merci crescono (+7,4% nel 2016) ma non la sicurezza!". I sindacati puntano il dito sulla "concorrenza al ribasso dei costi sta abbattendo la soglia della sicurezza sul lavoro, dopo aver tagliato sulla formazione, sulla manutenzione dei mezzi, sulle retribuzioni dei dipendenti e procurato un'impressionante numero di chiusure aziendali a vantaggio di appalti a cooperative". Al termine della nota, chiedono un Tavolo istituzionale per riscrivere le regole di questo settore "che al momento è lasciato in balia di una liberalizzazione selvaggia".
In un altro comunicato emesso il 25 febbraio, il sindacato autonomo Cub Trasporti spiega che due giorni fa l'Asl, dopo numerose nostre segnalazioni, è intervenuta presso la coop Coros per verificare e controllare tutti i mezzi che vi operano, riscontrando parecchie anomalie ed imponendo alla coop l'immediata sistemazione della situazione". Il sindacato ricorda anche che il 7 marzo riprenderà il processo penale per truffa e illecita interposizione di manodopera nei confronti di alcuni responsabili della coop Airservice, mentre la coop Ncl "da mesi si rifiuta di riammettere al lavoro i lavoratori che a detta loro non sanno bene la lingua italiana, nonostante le sentenze del tribunale di Busto Arsizio che gli impone il reintegro oltre alle sentenze per attività antisindacale perse".
Più generale, Cub Trasporti denuncia il subappalto attuato nella cargocity verso consorzi gestori di cooperative, ritenute dal sindacato "spesso semplici contenitori di manodopera e senza nessuna autonomia". Un subappalto "fatto anche contro le norme Enac che prevedono il 30% come massimo di attività da subappaltare". La nota termina con l'augurio che "non avvenga il classico scaricabarile nei confronti del lavoratore della coop Coros, ma che questo incidente serva finalmente a ristabilire legalità, diritti e sicurezza per chi opera al cargo di Malpensa".
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