Il Gruppo russo Volga-Dnepr è quasi scomparso dei cieli internazionali a causa delle sanzioni sorte dopo l'invasione dell’Ucraina. Le tre compagnie controllate - la russa AirBridgeCargo, la britannica Cargologicair e la tedesca Cargologic Germany – non volano più in Europa e negli Stati uniti e solo due Antonov N-124 risultano operativi in India e tra Russia e Cina. Più precisamente, restano a terra i due B747-400F di Cargologicair, i quattro B737F di Cargologic Germany, mentre AirBridgeCargo ha fermato dieci dei dodici AN-124, tutti i diciassette B747F e un B777F. Al Gruppo appartiene anche Atran Airlines, che ha cinque B737F. Il fermo è dovuto anche alla sospensione dei certificati di navigabilità da parte delle società che noleggiano parte della flotta. Non è ancora chiaro il destino del Gruppo, che appartiene ad Alexei Isaykin, impiega 3500 persone, delle quali 2500 operano fuori dalla Russia.
Le sanzioni e le controsanzioni sorte dalla guerra in Ucraina stanno creando seri problemi al trasporto aereo globale delle merci e non solo per la scomparsa della stiva russa. La stessa Russia ha chiuso i suoi cieli agli aerei delle compagnie occidentali, costringendoli ad allungare le rotte, soprattutto tra Europa e Asia. Si riduce così la capacità delle flotta mondiale e aumentano i costi (anche per l’incremento del carburante) spingendo ulteriormente verso l’alto i noli.