Resta debole il cargo aereo anche a maggio: secondo le rilevazione della Iata le tonnellate per chilometri sono diminuite del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2018, anche se questo valore è migliore di quello registrato ad aprile (-5,6%). L'associazione dei vettori precisa però che in termini destagionalizzati il traffico mostra un leggero aumento per il terzo mese consecutivo "suggerendo che il punto più basso di questo ciclo potrebbe essere alle nostre spalle, anche se il mercato rimane debole". La capacità di carico globale è cresciuta a maggio dell'1,3%, sempre su base annua, e per il tredicesimo mese consecutivo la stiva aumenta più della merce. Il direttore generale e Ceo della Iata, Alexandre de Juniac, dichiara che "l'impatto della guerra commerciale Usa-Cina sui volumi di trasporto aereo a maggio è stato evidente. È la prova del danno economico che si verifica quando vengono erette barriere al commercio. Sono benvenuti i nuovi sforzi per allentare le tensioni commerciali a margine della riunione del G20. Ma anche se tali sforzi avranno successo a breve termine, il ripristino della fiducia delle imprese e la crescita degli scambi commerciali richiederanno tempo. E possiamo aspettarci che il difficile contesto economico per il trasporto aereo di merci continui".
A livello regionale, l'area più importante per il traffico (con una quota del 35%), ossia l'Asia-Pacifico, registra a maggio un calo del 6,4%, causato soprattutto dalla riduzione delle esportazioni provocata dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Una flessione minore (-1,6%) emerge per l'America settentrionale e anche in questo caso il rosso deriva dalla guerra commerciale Usa-Cina. L'Europa è sostanzialmente stabile (-0,2%), in netto miglioramento rispetto alla contrazione del 6,9% registrata ad aprile, anche se restano le incognite connesse alla Brexit e all'indebolimento dell'economia continentale.
L'area del Medio-Oriente soffre ancora, con un calo del 6,9%: "È ora evidente una chiara tendenza al ribasso della domanda internazionale di trasporto aereo di merci destagionalizzata, con un indebolimento dei volumi di trasporto aereo da/per il Nord America e da/per l'Asia-Pacifico, che contribuisce alla riduzione delle prestazioni. Ancora una volta, questi flussi riflettono la più ampia debolezza dei volumi di scambio globale, combinata con l'impatto della ristrutturazione dei modelli di business delle compagnie aeree attualmente in corso nella regione", commenta la Iata. Vanno in controtendenza le ultime due regioni: l'America Latina cresce del 2,7% e l'Africa dell'8%. Riguardo a quest'ultima, la Iata spiega che "continua la tendenza all'aumento del traffico, che è evidente dalla metà del 2018 e rende l'Africa il Paese che ha ottenuto i migliori risultati per il terzo mese consecutivo Il rafforzamento dei legami commerciali e degli investimenti con l'Asia ha sostenuto nell'ultimo anno un aumento a due cifre dei volumi di trasporto aereo di merci tra le due regioni".
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