Dopo un lungo percorso, il 13 gennaio 2025 è formalmente iniziato il passaggio d’Ita al Gruppo Lufthansa, chiudendo così due capitoli: quello delle compagnie aeree di bandiera italiane e quello di Alitalia, nelle sue diverse evoluzioni. La firma di oggi segna il primo passo della chiusura dell’accordo, con l’acquisizione del 41% d’Ita che avviene tramite un aumento di capitale di 325 milioni di euro, cui seguirà la nomina di un nuovo Consiglio d’amministrazione.
Il nuovo Cda sarà composto da cinque componenti, di cui tre nominati dal ministero dell’Economia (compreso il presidente) e due da Lufthansa, che esprimerà anche l’amministratore delegato. Seguirà, entro il 2027, una seconda fase, in cui Lufthansa raggiungerà il 49% delle azioni ed entro il 2029 la compagnia tedesca vorrebbe conquistare l’intero capitale d’Ita.
Dal punto di vista operativo, il primo compito del nuovo Consiglio d’amministrazione sarà lo sviluppo di un nuovo piano industriale. Sarà posta anche attenzione sull'avvio di voli in codeshare con le altre compagnie del Gruppo Lufthansa e sull'espansione della rete in Africa e Sud America.
Per quanto riguarda il trasporto delle merci, Ita lo serve solamente con la stiva dei suoi aerei passeggeri, operando soprattutto da Fiumicino. La compagnia offre due servizi: Express per le spedizioni fino a 70 kg e Heavy Express per carichi superiori a 300 kg. Sta sviluppando la digitalizzazione tramite una collaborazione con WebCargo. Per ora non sono stati annunciati gli sviluppi in questo comparto in seguito all’ingresso di Lufthansa.
L’atto finale della cessione d’Ita a Lufthansa è iniziato il 25 maggio 2023, quando il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e l’amministratore delegato della compagnia tedesca, Carsten Spohr, conclusero le trattative iniziali. A giugno dello stesso anno la Corte dei Conti approvò l’operazione, che a novembre venne notificata alla Commissione Europea (che diede la sua approvazione a luglio 2024).
Per approvare la cessione, l’Antitrust europea ha posto tre condizioni. La prima è la cessione di alcune rotte italiane a corto raggio d’Ita, la seconda è l’apertura di slot su Linate per voli intra-europei e la terza è la cessione di alcune rotte nordamericane d’Ita a compagnie concorrenti. Easyjet ha già ricevuto una trentina di slot a Linate per alcune rotte europee, mentre British Airways ne ha chiesti dieci e Air France quattro.