L'aeroporto lombardo non ritiene più strategica la costruzione della terza pista e concentra lo sviluppo delle infrastrutture sul potenziamento di quelle esistenti, come le vie di rullaggio, i piazzali di sosta degli aerei (che saranno ampliati) e nuovi sistemi di controllo del traffico aereo.
Il secondo punto riguarda la cargocity (vedi schema in basso), articolato in due fasi. La prima prevede il potenziamento dell'attuale struttura, la seconda l'espansione verso sud, acquisendo aree esterne. In questa nuova area si amplierà il piazzale, sorgeranno nuovi edifici e connessioni con le infrastrutture esistenti. L'area totale di ampliamento sarà di 90 ettari, contro i 433 previsti nel 2009.
Il nuovo programma si basa su una riduzione delle prospettive di crescita rispetto al progetto del novembre 2009. Le nuove stime mostrano per il 2015 una movimentazione di 490mila tonnellate di merci (contro le 442mila del piano precedente), che saliranno nel 2020 a 660mila (contro 663mila), nel 2025 a 820mila (contro un milione) e nel 2030 a 1,019 milioni (contro 1,345 milioni).
Per quanto riguarda la capacità aeronautica, lo scenario elaborato dall'Enav mostra una capacità giornaliera di 1142 movimenti mantenendo la struttura attuale a due piste e ottimizzando le infrastrutture, contro i 1634 che si potrebbero raggiungere con la terza pista.
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