Dopo le banchine del porto di Genova, Msc avvia anche la conquista del vicino aeroporto. Lo ha annunciato il 26 giugno 2024 la società aeroportuale Aeroporti di Roma, scrivendo in una nota di avere ricevuto dal Gruppo Msc “una proposta vincolante di acquisto della propria quota di minoranza, pari al 15%, nella compagine azionaria della Società Aeroporto di Genova Spa”. Già da tempo Adr aveva espresso l’intenzione di vendere la sua partecipazione nello scalo genovese e all’inizio del 2024 aveva inviato la procedura di raccolta d’interesse.
Adr precisa che “l’operazione avviene infatti in piena sinergia e raccordo con il Comune di Genova, che, oltre a essere pienamente concorde con la proposta di acquisto delle quote di Adr da parte di Msc, ha fattivamente promosso l’operazione, garantendo la propria costante presenza e confermando, al tempo stesso, il fermo proposito di proseguire con decisione nel percorso di ingresso nella compagine azionaria dello scalo, che costituisce un asset strategico per l’amministrazione civica”.
È una precisazione importante, perché in precedenza il Comune di Genova aveva espresso l’intenzione di acquisire lui stesso questo 15%, confermata pochi giorni fa (il 18 giugno) con l’obiettivo dichiarato di concludere l’operazione entro la fine dell’anno. In quell’occasione il vicesindaco e assessore al Bilancio di Genova, Pietro Piciocchi, rispose a un’interrogazione delle opposizioni sull’opportunità di acquisire la minoranza della società aeroportuale (che ha chiuso il bilancio 2023 con una perdita di 3,5 milioni di euro), affermando che il Comune avrebbe proceduto “senza se e senza ma”, perché l’operazione sarebbe stata positiva “dal punto di vista strategico”.
Queste dichiarazioni vennero fatte pur sapendo dell’interesse di Msc per l’ingresso nell’aeroporto di Genova, che per il Gruppo svizzero è importante sia dal punto di vista delle merci (per la sua compagnia Msc Air Cargo), sia dei passeggeri (per la sua divisione crociere). Altri operatori del trasporto merci avevano espresso un interesse, tra cui Spinelli (con Hapag-Lloyd) e Levorato Marceviaggi. Al momento non è chiaro il motivo della retromarcia del Comune.
Con l’ingresso di Msc in Aeroporto di Genova, il Gruppo della famiglia Aponte sarà l’unico azionista privato in un assetto che vedrà ancora prevalente l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che mantiene il 60% del capitale, seguita dalla Camera di Commercio di Genova col 25%. Con l’arrivo del nuovo socio, la società aeroportuale dovrà compiere un aumento di capitale, che dovrebbe ammontare a 4,8 milioni di euro, per ripianare il rosso del 2023 e per rilanciare lo scalo.
Tale rilancio dovrebbe riguardare anche il cargo, perché oggi il ruolo dell’aeroporto appare sottovalutato rispetto all’importanza di Genova nel trasporto. Negli ultimi mesi, il traffico delle merci nello scalo aereo mostra una tendenza in crescita. Nei primi quattro mesi del 2024, lo scalo ligure ha movimentato 534,7 tonnellate di merce (esclusa la posta) , con un aumento del 46,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il totale del 2023 fu di 1.267,1 tonnellate, con un aumento del 15,5%.
Una conferma della volontà di crescita nel cargo è giunta anche dall’accordo siglato a giugno 2023 tra la società aeroportuale e l’associazione degli spedizionieri Spediporto, che ha portato la gestione del traffico merci a Goas, società consortile formata da ventuno spedizionieri genovesi. L’intesa prevede la concessione di un magazzino merci di circa 2.200 metri quadrati, comprensivo di uffici e spogliatoi, un’area di manovra di 3.000 metri quadrati e una banchina lato piazzale di 900 metri quadrati.