La società californiana Natilus sta sviluppando una gamma di aerei a guida autonoma per il trasporto pesante delle merci, con portate che variano da 3,8 a 130 tonnellate e autonomia che può arrivare a 5400 miglia nautiche, pari a 10mila chilometri. La società è nata nel 2016 e finora i suoi apparecchi sono solo allo stato progettuale, ma all’inizio del 2022 ha già ricevuto preordini per 440 unità, pari a un valore di sei miliardi di dollari. Tra le società che hanno firmato i preordini ci sono Volatus Aerospace, Astral Aviation, Aurora International, Dymond e Flexport. Quest’ultima investirà 900 milioni di dollari per due Natilus con portata da 100 tonnellate, con opzione per un terzo.
Natilus vuole innovare il trasporto aereo delle merci non solo automatizzandolo, ma applicando anche nuovi criteri di progettazione dedicati proprio alle merci, con l’obiettivo di aumentare lo spazio di carico del 60% rispetto agli apparecchi attuali (che comunque derivano da una base progettuale per passeggeri) e ridurre i consumi di carburante. Questi droni possono comunque usare gli attuali container aerei e le infrastrutture di terra già esistenti.
"Parallelamente allo sviluppo della nostra famiglia di aerei autonomi, stiamo lavorando a stretto contatto con i clienti per aumentare l'efficienza del trasporto aereo e renderlo più competitivo e più sicuro del trasporto marittimo", spiega il Ceo di Natilus Aleksey Matyushev. "Oggi, ci sono solo due modi per spostare merci a livello internazionale: via aerea e via mare. La differenza tra il costo e il tempo di queste due modalità di trasporto è drammatica. Il trasporto marittimo è attualmente tredici volte meno costoso del trasporto aereo, ma cinquanta volte più lento nella consegna. Natilus intende rivoluzionare l'industria del trasporto fornendo la tempestività del trasporto aereo con una riduzione dei costi del sessanta percento, rendendo il trasporto aereo di merci sostanzialmente più competitivo".