Le tariffe globali del cargo aereo hanno raggiunto il massimo del 2024 nel mese di novembre, attestandosi a 2,76 dollari per chilo, nonostante un lieve calo del -2% dei volumi trasportati rispetto a ottobre. La domanda e i prezzi rimangono comunque superiori rispetto ai già elevati livelli registrati lo scorso novembre, come riportato dai più recenti dati di Worldacd Market. Secondo il rapporto, che analizza le tendenze del mercato nelle ultime cinque settimane fino al 1 dicembre 2024, il mercato mondiale del cargo aereo continua a mostrarsi relativamente forte, inclusa la regione Asia-Pacifico. Una pianificazione avanzata efficace da parte degli operatori del settore ha permesso di evitare una crisi di capacità durante l'alta stagione e l'impennata delle tariffe nella fase finale dell'anno.
Nel dettaglio, le tariffe medie mondiali sono aumentate del 6% rispetto al mese precedente, raggiungendo il livello più alto da gennaio 2023 e un incremento dell’11% rispetto allo scorso anno. Gli aumenti più significativi si sono registrati dalle origini europee (+10%) e dall'America Centrale e Meridionale (+9%), basandosi su oltre 450mila0 transazioni settimanali analizzate da WorldAcd. Le tariffe spot medie mondiali sono salite a 3,09 dollari per chilo a novembre, con un aumento annuale del 21%, mentre le tariffe contrattuali hanno raggiunto una media di 2,67 dollari per chilo, registrando un incremento del 10% rispetto all'anno precedente.
Nonostante l'aumento delle tariffe, il volume globale di merci trasportate a novembre ha registrato un calo del 2% rispetto al mese precedente, con la diminuzione più significativa proveniente dalle origini del Medio Oriente e Asia del Sud (-11%), dove i livelli sono stati particolarmente elevati per gran parte dell'anno. In Europa, il calo del 4% ha contribuito in modo significativo alla riduzione del volume complessivo, a causa della diminuzione della capacità belly sui voli passeggeri dall'inizio della stagione invernale dell'aviazione il 27 ottobre, inclusi tagli nei servizi passeggeri da parte dei vettori europei da e verso la Cina.
Nella settimana 48 (25 novembre - 1 dicembre), le tariffe globali medie sono aumentate di un ulteriore 2% rispetto alla settimana precedente, raggiungendo 2,84 dollari per chilo, il livello più alto dell'anno mentre la stagione di picco del quarto trimestre raggiunge il suo apice. Le tariffe spot sono cresciute del 3% rispetto alla settimana precedente, grazie agli aumenti dall'Asia-Pacifico (+4%), Nord America (+3%), Europa (+2%) e CSA (+1%), che complessivamente hanno portato a un incremento annuale del 19%. Nella stessa settimana, il peso totale delle merci trasportate è diminuito del 3% rispetto alla settimana precedente, principalmente a causa del calo del 17% dalle origini nordamericane, dovuto alla festività del Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti il 28 novembre. Escludendo i flussi cargo da e verso gli Stati Uniti, i volumi globali sono rimasti stabili nella settimana 48.
Per quanto riguarda l'area Asia-Pacifico, si è registrato un aumento del 4% nelle tariffe spot settimanali verso l'Europa, con incrementi significativi dai principali mercati dell'area. In particolare, dalla Cina le tariffe hanno raggiunto 5,10 dollari al chilo (+7%), da Hong Kong 6,25 dollari (+9%), dal Giappone 4,97 dollari (+6%), dalla Corea del Sud 5,49 dollari (+6%), da Taiwan 4,07 dollari (+5%) e dal Vietnam 4,88 dollari (+3%). Tutti questi valori risultano sostanzialmente superiori rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, con incrementi superiori al 30% per Giappone e Vietnam e un incremento del 46% per Taiwan.
Nonostante i volumi globali siano rimasti stabili, le tonnellate trasportate verso l'Europa nella settimana 48 sono ulteriormente aumentate dalla Cina (+3%), Hong Kong (+5%) e Vietnam (+4%), risultando superiori di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I volumi dall'Asia-Pacifico verso l'Europa, inclusi Thailandia, Singapore e Taiwan, hanno registrato incrementi di circa il 15% rispetto allo scorso anno.