Secondo i dati più recenti diffusi da WorldACD Market Data, la seconda settimana di agosto 2024 ha visto una leggera contrazione nei volumi globali di trasporto aereo di merci (-1%) rispetto alla settimana precedente, confermando una discesa che ha visto una flessione del 3% nei volumi complessivi a partire dall'inizio di luglio. Però i noli medi globali mantengono una certa solidità, con una stabilizzazione intorno ai 2,50 dollari per chilo.
I dati, raccolti attraverso oltre 450.000 transazioni settimanali, mostrano che, nonostante una leggera flessione del volume globale, il prezzo medio mondiale ha registrato un incremento dell'1% nella settimana 32 (dal 5 all'11 agosto) rispetto alla precedente. Questa tendenza è stata alimentata principalmente dagli aumenti delle tariffe in alcune regioni chiave, mentre altre hanno visto un leggero calo, come nel caso dell'Africa, dove le tariffe sono scese del 2%.
Analizzando l'andamento su un periodo più lungo, la media delle tariffe spot globali è aumentata del 3% nella prima settimana di agosto rispetto all'inizio di luglio, raggiungendo i 2,71 dollari per chilogrammo. Questo rappresenta un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, le tariffe contrattuali sono rimaste stabili a 2,40 dollari per chilogrammo. In generale, la media complessiva tra tariffe spot e contrattuali, pari a 2,50 dollari, segna un incremento del 46% rispetto al periodo pre-Covid di agosto 2019.
Un’analisi più dettagliata rivela che i mercati regionali stanno influenzando significativamente le dinamiche globali. I volumi provenienti dall’Asia-Pacifico e dal Medio Oriente e Sud Asia (Mesa) hanno continuato a trainare la crescita, con un aumento delle tariffe su base annua rispettivamente del 23% e del 55%. Tuttavia, in Europa, le tariffe hanno subito una contrazione dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2023.
In particolare, il traffico di merci dalla Cina agli Stati Uniti ha registrato un ulteriore calo del 7% su base settimanale durante la settimana 32, segnando la quarta diminuzione in cinque settimane. Questo declino ha portato a una contrazione complessiva del 12% rispetto all'inizio di luglio. Anche il traffico dal Vietnam verso l’Europa ha mostrato segnali di debolezza, con un calo del 6% tra la settimana 31 e la settimana 32, rappresentando il terzo calo settimanale consecutivo. Nonostante questa flessione, le tariffe spot da Vietnam all’Europa sono rimaste stabili, attestandosi a quasi tre volte i livelli dell'anno precedente (+176% su base annua, raggiungendo i 4,76 dollari per chilogrammo).
Nel frattempo, il Bangladesh ha mostrato segnali di ripresa dopo i disordini di luglio, anche se l’aumento dei volumi è rallentato significativamente: dal +39% della settimana 31 al +4% della settimana 32. Le tariffe spot, tuttavia, hanno continuato a crescere a un ritmo sostenuto, sebbene inferiore rispetto alla settimana precedente, con un incremento del 151% nella settimana 32 rispetto al +169% della settimana 31.
Il settore Asia-Pacifico-Usa si è confermato cruciale per l’aumento delle tariffe medie globali dalla fine di giugno, con tariffe spot che si sono mantenute leggermente sopra i 5,80 dollari per chilogrammo nelle ultime tre settimane. Rispetto alla settimana 32 dell'anno scorso, le tariffe spot da Asia-Pacifico agli Stati Uniti sono aumentate del 64%. Tuttavia, i volumi dalla Cina a Los Angeles hanno continuato a scendere, con un calo del 5% su base settimanale nella settimana 32, portando alla più significativa diminuzione su base annua (-21%) da quando i volumi hanno iniziato a ridursi sei settimane fa. Le tariffe spot su questa rotta si sono stabilizzate, pur segnando un incremento del 30% su base annua.