Nessuna delle parti sembra arrendersi nella vertenza aperta nel novembre 2010 con la multa di 776 milioni di euro comminata dalla Commissione Europea a undici compagnie aeree, accusate di avere attuato un cartello tariffario nel trasporto delle merci da dicembre 1999 a febbraio 2006. La multa dell'Antitrust ha colpito Air Canada, Air France-KLM, British Airways, Cargolux, Cathay Pacific Airways, Japan Airlines, LAN Chile, Martinair, Qantas, SAS e Singapore Airlines. Vennero risparmiate solo Lufthansa Cargo e la controllata Swiss Cargo perché furono le prime a collaborare nell'inchiesta.
Però l'australiana Qantas non accettò la decisione di Bruxelles e presentò un ricorso alla Corte di Giustizia Europea, seguita dalle altre compagnie, che nel dicembre del 2015 si espresse annullando la multa a causa di un errore di procedura. La decisione della Corte non confutò l'esistenza del cartello, quindi nel marzo del 2017 la Commissione Europea riformulò la sanzione in termini più corretti, confermandola nella somma e nei destinatari.
Ora si apre il terzo round con un nuovo ricorso presentato dalle undici compagnie alla Corte di Giustizia Europea per annullare la decisione dello scorso marzo, chiedendo l'annullamento o comunque una riduzione della multa. Ora non resta che aspettare il prossimo verdetto dei giudici europei, che potrebbe definitivamente chiudere questa vertenza che dura ormai da sette anni.
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