Anche a giugno 2023 il trasporto aereo globale delle merci ha subito una flessione rispetto allo stesso mese del 2022, ma si sta riducendo rispetto ai mesi precedenti la percentuale di calo, che ora è la più bassa da febbraio 2022. Lo rileva la Iata, secondo cui il traffico di giugno, in termini di tonnellate-chilometri, è minore del 3,4% su scala annuale (valore che sale al 3,7% considerando solo i trasporti internazionali). Nel primo semestre del 2023 il traffico è calato dell’8,1% (8,7% per il solo internazionale). A fronte di questo calo, la capacità di trasporto è aumentata a giungo del 9,7% (9,9% nel primo semestre).
La Iata spiega questo calo con la flessione del commercio globale del 2,4% di maggio, avvenuta a causa del raffreddamento della domanda e delle difficili condizioni macro-economiche. Precisa però che “la differenza tra i tassi di crescita annua del trasporto aereo di merci e il commercio globale di merci si è ridotta a 2,6 punti percentuali a maggio, rappresentando il divario minore dal gennaio 2022”. Tuttavia, questo divario suggerisce che il trasporto aereo soffre più di quello marittimo di container.
Willie Walsh, direttore generale della Iata, commenta che “rimaniamo fiduciosi che le difficili condizioni commerciali per il trasporto aereo di merci si modereranno con l'allentamento dell'inflazione nelle principali economie. Questo, a sua volta, potrebbe incoraggiare le banche centrali ad allentare l'offerta di moneta, il che potrebbe stimolare una maggiore attività economica”.
La flessione dei vettori europei è minore dei quella media globale: -2,8%. Questo è un miglioramento rispetto al calo del 6,6% registrato a maggio, grazie soprattutto all’aumento dei traffici con l’America settentrionale. Aumenta a giugno anche la capacità del 4,4%. Nel primo semestre, il traffico è diminuito del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la capacità è cresciuta del 2,5%.
La maggiore flessione di giugno a livello regionale si registra nell’America settentrionale, con un tasso del 6,5%. Anche in questo caso, la situazione migliora rispetto a maggio, quando il calo fu dell’8,6%. Resta sostanzialmente stabile (+0,7%) la capacità di carico. Nel primo semestre il traffico è calato del 10,5% e resta leggermente in negativo anche la capacità di carico (-0,7%).
La regione più importante in termini di volumi, l’Asia Pacifico, vede a giugno una flessione allineata con quella media globale (-3,6%), a causa soprattutto dalla debole domanda sui mercati interni asiatici. Aumenta però in modo rilevante (24,4%) la capacità. Nel primo semestre, la domanda è diminuita del 6,5% e la capacità è aumentata del 27%.
Segnano un andamento positivo il Medio Oriente e l’America Latina. Nel primo caso, a giugno il traffico è aumentato dello 0,5%, con un'inversione di tendenza rispetto a maggio, quando avvenne una flessione del 2,9%. La crescita interessa le rotte con l’Asia e con l’Europa. La capacità di carico è aumentata a giugno dell’11,1%. Nel primo semestre, però, il traffico resta negativo (-5,6%) e la capacità è aumentata dell’11,2%.
La migliore prestazione di giugno emerge nell’America Latina, con un aumento del traffico del 7,3%. Si tratta di un ulteriore miglioramento rispetto a maggio, quando l’incremento fu del 3,8%. Aumenta anche la capacità di carico del 15,4%. Nel primo semestre, entrambi i valori restano positivi: +0,9% per il traffico e +18% per la capacità.
Il traffico dell’Africa resta invece negativo a giugno: -2,8%, valore peggiore del mese precedente (-1,9%). Diminuita anche la capacità di carico del 3,7%. Nella prima metà dell’anno, il traffico è calato del 4,4% e la stiva è aumentata dell’1,6%.