Anche il mese di luglio 2023 segna un andamento negativo del trasporto aereo globale delle merci, anche se il tasso si riduce rispetto ai mesi precedenti. Le rilevazioni della Iata mostrano infatti che il traffico in termini di tonnellate-chilometri è calato dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2022 (valore che si dimezza allo 0,4% nelle spedizioni internazionali), a fronte del -3,4% di giugno. Viceversa, esplode la capacità che a luglio è cresciuta dell’11,2% (+8% nell’internazionale), soprattutto per l’aumento estivo della stiva belly.
Il trasporto aereo risente della contrazione della produzione e del commercio internazionale. Quest’ultimo è sceso a luglio del 2,5%, segnando il terzo mese consecutivo di rosso. “La differenza tra i tassi di crescita annuali del trasporto aereo di merci e il commercio globale di merci si è ridotta a -0,8 punti percentuali a giugno”, commenta la Iata. “Sebbene la crescita del trasporto aereo delle merci sia ancora in ritardo rispetto al commercio mondiale, il divario è il più ridotto da gennaio 2022”.
Willie Walsh, direttore generale dell’associazione spiega che “rispetto a luglio 2022, la domanda di merci aviotrasportate è stata sostanzialmente stabile. Considerando che a giugno eravamo del 3,4% sotto i livelli del 2022, si tratta di un miglioramento significativo. E continua la tendenza al rafforzamento della domanda iniziata a febbraio. Come si evolverà questa tendenza nei prossimi mesi sarà qualcosa da osservare con attenzione. Molti fattori fondamentali della domanda di trasporto aereo di merci, come i volumi commerciali e gli ordini di esportazione, rimangono deboli o si stanno deteriorando. E crescono le preoccupazioni su come si sta sviluppando l’economia cinese. Allo stesso tempo, stiamo assistendo a tempi di consegna più brevi, che normalmente sono un segno di una crescente attività economica. In mezzo a questi segnali contrastanti, il rafforzamento della domanda ci dà una buona ragione per essere cautamente ottimisti”.
In Europa i vettori hanno ridotto i volumi trasportati dell’1,5%, ma anche in questo caso si tratta di un miglioramento delle prestazioni rispetto al -3,2% di giugno. Il mercato è penalizzato dalla contrazione delle spedizioni con il medio oriente e da quelle interne all’Europa. L’offerta di stiva è aumentata a luglio del 5,3%.