Rispetto al dato di agosto, quando il traffico è rimasto stabile su base annuale, è comunque un progresso, ma il settore resta sotto l'incremento annuale complessivo del 2014, che è dell'1,2%. A fronte di questo dato complessivo, i valori di ogni singola regione cambiano in modo significativo. Continua la crescita sostenuta dei vettori mediorientali, anche se non più a doppia cifra: 7,5%. Restano positivi anche quelli europei (2,8%) e africani (2,5%), mentre le compagnie dell'Asia Pacifico sono sostanzialmente ferme (0,3%). Vanno sotto zero invece i vettori dell'America del Nord (-3,3%) e di quella Latina (-6,4%). A fronte di una rallentamento della domanda, aumenta l'offerta di stiva, tanto che il fattore di carico globale scende al 43,2%, ossia il livello più basso dal 2009.
"La tendenza globale resta fragile", commenta Tony Tyler, direttore generale e Ceo di Iata. "La crescita del 2,8% dei vettori europei riflette l'andamento positivo dell'economia nell'Europa centrale e orientale e di un generale miglioramento della produzione nell'Eurozona. Però, la regione più importante per il cargo aereo, quella dell'Asia Pacifico, resta appena in terreno positivo, rallentata dalla debolezza del commercio regionale".
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