Il mercato mondiale del trasporto aereo merci mostra segnali di ripresa nella seconda settimana piena di marzo. Secondo i dati settimanali diffusi da WorldAcd Market Data, nell’undicesima del 2025, dal 10 al 16 marzo, i volumi trasportati sono aumentati dell’1% rispetto a quella precedente, registrando un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un’evoluzione positiva e costante, in un contesto globale che sta gradualmente superando la consueta flessione stagionale legata al Capodanno cinese.
A trainare la crescita è in particolare la regione Asia Pacifico, che ha visto un forte rimbalzo dei volumi diretti verso l’Europa e il Nord America. Utilizzando un confronto su base quindicinale, le spedizioni dall’Asia Pacifico sono cresciute del 13% verso l’Europa e del 10% verso gli Stati Uniti, segnando una netta inversione rispetto al rallentamento osservato subito dopo le festività. I principali mercati della regione, tra cui Cina, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Vietnam, hanno registrato aumenti significativi, con picchi particolarmente marcati dalla Corea del Sud, che ha recuperato terreno dopo un calo accentuato della settimana precedente.
Nel solo arco dell’undicesima settimana, il traffico dall’Asia Pacifico verso l’Europa è cresciuto del 7%, il quinto aumento consecutivo, raggiungendo il livello più alto da inizio anno. I volumi restano ancora inferiori del 10% rispetto al picco di metà dicembre, ma la traiettoria appare solida. Verso gli Stati Uniti, la dinamica è simile: quinta settimana di crescita consecutiva, con aumenti generalizzati da tutti i principali Paesi esportatori della regione.
L’unica area a registrare una flessione è quella che comprende Medio Oriente e Asia Meridionale. In questo caso, i volumi sono scesi del 4% su base settimanale, una contrazione in parte attribuita alle chiusure aziendali legate alla festività indiana di Holi, celebrata tra il 13 e il 14 marzo. Se si osserva però l’andamento su due settimane, il livello complessivo dei volumi risulta sostanzialmente stabile rispetto al periodo precedente, con una lieve flessione nei traffici verso l’Europa e un netto incremento verso l’Asia Pacifico.
Sul fronte dei prezzi, le tariffe medie globali sono salite del 3% nell’undicesima, raggiungendo i 2,37 dollari al chilo. È un dato che segna un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le tariffe spot dall’Asia Pacifico all’Europa si sono mantenute stabili, con un valore medio di 3,92 dollari al chilo. Da segnalare una lieve flessione delle tariffe dalla Cina verso l’Europa, scese del 2% a 3,87 dollari al chilo, il quinto calo consecutivo. Tuttavia, su base annua, le tariffe di questa direttrice restano in crescita del 16%, con aumenti rilevanti registrati anche da Hong Kong e Giappone.
Per quanto riguarda i collegamenti con gli Stati Uniti, le tariffe spot si sono attestate su 4,91 dollari al chilo, in lieve calo settimanale ma superiori dell’11% rispetto all’anno precedente. A livello nazionale, si osservano differenze marcate: forti rialzi dei prezzi dalla Cina e dalla Corea del Sud, in entrambi i casi con aumenti del 15%, mentre Giappone e Vietnam hanno registrato diminuzioni sensibili.
Nel complesso, il quadro delineato da WorldACD suggerisce un mercato in fase di consolidamento, con segnali incoraggianti sia sul fronte della domanda sia su quello delle tariffe. L’Asia si conferma il motore della ripresa globale, mentre le variazioni regionali, legate a festività o fattori locali, continuano a influenzare l’andamento a breve termine.