Si scalda il dibattito sulla carenza di autisti in Italia, che ha superato i confini settoriali dopo alcune dichiarazioni apparsi sui quotidiani nazionali, tra cui un’intervista del Corriere della Sera al titolare della Napolitrans e un articolo del Sole 24 Ore che riprende le posizioni di Anita. Nella discussione intervengono anche associazioni autonome degli autisti, come Agorà 2.0 MT, che in una nota diffusa il 12 agosto 2021 denuncia “un offensiva contro i lavoratori dei trasporti a tutto spiano”.
Sulla richiesta di Anita di comprendere nelle quote degli immigrati anche gli autisti di veicoli industriali, l’associazione scrive che “negli anni noi autisti ci siamo qualificati, aggiornati e messo a passo con i tempi. Tutto questo per noi ha avuto un costo, adesso i signori del trasporto vogliono importare lavoratori da nazione extra UE, perché non hanno voglia di affrontare il vero motivo della mancanza di autisti”.
Secondo Agorà 2.0 MT il costo delle patenti superiori è solo una “minima parte” del problema. Le altre parti comprendono l’aumento dei giorni lavorativi, la necessità di viaggiare per mesi svolgendo il riposo settimanale in cabina, la mancanza e l’inadeguatezza delle strutture di ricezione. “Ma la nota dolente resta il salario, oramai fermo da anni, ma sopratutto non viene calcolato in base alle esigenze di un mondo, come quello dell'autotrasporto, che negli ultimi anni ha subito enormi cambiamenti”, precisa l’associazione.
La nota termina affermando che “noi di Agorà ci battiamo da sempre per evidenziare tutto quello che non funziona nel trasporto, ma soprattutto non accettiamo la narrazione che viene da certi ambienti, nel settore non serve importare schiavi da altre nazioni, ma bisogna rinnovare tutto il comparto, con regole nuove, nel rispetto della sicurezza del personale viaggiante e di chi condivide con noi la strada quotidianamente”.