Un dipendente di un'azienda di autotrasporto genovese aveva riprodotto le chiavi di una dozzina di veicoli industriali della società per accedere in cabina quando i mezzi erano parcheggiati e sottrarre le carte di credito affidate agli autisti per acquistare carburanti. Poi, tramite messaggi su WhatsApp o il passaparola tra conoscenti e colleghi, consegnava le carte ad altre persone, che le usavano per rifornire i propri mezzi. Dopo il rifornimento, gli utilizzatori restituivano le carte a chi le aveva sottratte, che poi le rimetteva sui camion prima che qualcuno si accorgesse della loro mancanza. E tra questi utilizzatori c'erano anche alcuni autotrasportatori, che così riempivano i serbatoi a metà prezzo. Sul caso hanno però indagato i Carabinieri, che hanno hanno arrestato l'uomo per furto aggravato e uso indebito di carte di credito, costringendolo ai domiciliari. Gli inquirenti gli contestano i furti di una dozzina di carte carburante avvenuti tra aprile e giugno di quest'anno. I carabinieri hanno anche identificato gli utilizzatori delle carte, che sono stati denunciati per incauto acquisto o ricettazione.
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