Il Protocollo firmato tra ministero dei Trasporti, associazioni dell’autotrasporto e sindacati indica le misure per prevenire il contagio di Covid-19 tra i lavoratori, compresi quelli dell’autotrasporto. Ma i rappresentanti genovesi di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti affermano che tali misure non sono applicate agli autisti da tutte le imprese e per questo motivo chiedono un incontro urgente in Prefettura con le parti sociali.
Nella lettera indirizzata al Prefetto, alle Autorità locali e alle associazioni del trasporto, i sindacati scrivono che “i lavoratori non sono più disposti a lavorare in queste condizioni, è impensabile che il personale viaggiante, addetto al trasporto di generi non di prima necessità, debba continuare a viaggiare su territorio nazionale/internazionale, mettendo a rischio la propria salute, quella della propria famiglia e dell’intera popolazione, operando il più delle volte in condizioni di assoluta assenza di sicurezza, a contatto con altri lavoratori nelle varie logistiche o in coda assembrati nei vari terminal portuali, in attesa del proprio turno di accesso”.
I sindacati mostrano l’esempio del porto di Genova, dove nei giorni scorsi le nuove procedure di accesso agli uffici dei terminal hanno causato cose e assembramenti di autisti e quindi denunciano “la scarsa osservanza del Dpcm dell’11 marzo 2020 da parte di alcune società del settore autotrasporto e terminalistico del porto di Genova”. La lettera ammonisce che se questa situazione continuerà e senza le adeguate misure di protezione, i lavoratori potranno astenersi dal lavoro ai sensi dell’articolo 44 del Dlgs 81/2008.