Può un albergo rifiutare l’accesso di un ospite che aveva prenotato, inoltre con la scusa di non essere più operativo, solo perché arriva dal Veneto? Finora il sistema giuridico non si è posto questa domanda, ma il suo emergere è una delle conseguenze della pandemia di Covid-19. Che sia avvenuto a un autotrasportatore non è un caso, perché questa è rimasta una delle poche categorie a viaggiare. Il protagonista della storia, riferita dal giornale bellunese News in Quota è il titolare della Eurex, un’azienda che svolge trasporti espressi in tutta Europa e che ha sede nella provincia di Belluno. Era in viaggio con un furgone per consegnare un carico di mascherine nella provincia di Pescara la mattina del 18 marzo, decidendo di fermarsi la sera precedente in un albergo abruzzese, che aveva regolarmente prenotato con Booking.
Al giornale, il trasportatore spiega che quando ha telefonato in albergo per comunicare l’arrivo in tarda serata, la persona alla reception gli ha chiesto da dove stava arrivando alla risposta che era partito dal Veneto gli ha detto che il servizio non era più operativo. Quindi, il trasportatore ha chiesto a un amico che non risiede in Veneto di prenotare nello stesso albergo, trovando camere a disposizione.
Dopo essere stato respinto dal primo albergo, l’autotrasportatore ha potuto dormire in un altro albergo vicino a Pescara, che forse non sapeva in che regione si trova Belluno. Ricordiamo che tutte le norme assicurano la libera circolazione al trasporto delle merci in tutto il territorio nazionale e che quindi gli autotrasportatori hanno diritto ad accedere ai servizi di ogni Regione, così come non esistono limiti legati alla zona di provenienza, essendo ormai tutta Italia allo stesso livello dal punto di vista del contagio.