Il 27 aprile del 2017 il camion guidato da Domenico Di Liscia, un autista quarantenne di Anzio, alle 22.00 uscì di strada mentre percorreva l'Aurelia nel territorio di Orbetello. Dopo essere uscito di strada, il veicolo si ribaltò e s'incendiò, causando la morte dell'autista. Il sostituto procuratore di Grosseto, Arianna Ciavattini, aprì un'approfondita inchiesta, che coinvolse anche un perito medico-legale e un ingegnere, concludendo che l'incidente non era dovuto a un colpo di sonno o un malore, bensì a difetti di manutenzione del veicolo, che montava anche un serbatoio di gasolio supplementare da 600 litri che sarebbe stato installato in modo abusivo, ossia senza averlo segnato sulla carta di circolazione. Inoltre, il camion, immatricolato vent'anni prima, aveva la revisione scaduta.
Secondo la ricostruzione del magistrato, l'autoarticolato ha urtato il new jersey e poi si è ribaltato. Un corto circuito nato dai cavi elettrici del trattore ha innescato l'incendio del gasolio uscito dal serbatoio supplementare, che si presto esteso all'intera cabina. Perciò, il sostituto procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio per il titolare dell'impresa di autotrasporto per omicidio stradale. L'udienza preliminare si svolgerà il 15 novembre 2018.
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