Il 15 gennaio 2019, M.G.P. stava guidando il suo autoarticolato sull’autostrada A18 Messina-Catania verso Messina quando il serbatoio del veicolo iniziò a perdere gasolio, disseminandolo sul manto stradale. Questa perdita causò una catena d’incidenti che provocarono la morte di un agente della Polstrada, di una passeggera di un'autovettura e di un camionista, più il ferimento di un altro agente e del conducente di un’autovettura. Dopo un anno d’indagini per ricostruire l’intera dinamica dei fatti, la Procura di Messina individuò l’autoarticolato che perse il gasolio.
Gli inquirenti rilevarono che il gasolio sull’asfalto causò l’intraversamento di un articolato. Mentre una pattuglia della Polstrada stava svolgendo il rilevamento, arrivò un altro articolato che travolse gli agenti. Quindi avvenne un tamponamento a catena, che causò la morte di un camionista camionista e della passeggera di un’autovettura. I magistrati denunciarono M.G.P. perché ritennero che sapeva della perdita di gasolio del suo camion e non avvertì le autorità competenti.
Alla fine di maggio 2020, i giudici messinesi hanno disposto il rinvio a giudizio dell’autista per omicidio stradale e più precisamente per “negligenza, imprudenza, imperizia, in violazione degli articoli 15 e 140 del Codice della Strada”. L’udienza preliminare è fissata per il 15 settembre 2020.