C’è ancora chi non si rassegna e cerca di evitare una sanzione allungando una mazzetta agli agenti della Polizia Stradale. L’episodio più recente è accaduto il 20 febbraio 2020 lungo l’autostrada A4, in prossimità di Segrate, quando una pattuglia della Polstrada ha fermato un autocarro che trasportava alimenti a temperatura ambiente, guidato da un autista filippino di 42 anni. Durante il controllo, gli agenti hanno sospettato che il veicolo viaggiava in sovraccarico, situazione confermata dopo averlo portato in pesa.
Quindi hanno iniziato a stilare il relativo verbale e mentre lo stavano facendo, l’autista ha estratto una banconota da cento euro, porgendola agli agenti con l’evidente intento di evitare la multa. I poliziotti lo hanno invitato a desistere, ma l’uomo ha insistito, fino a lasciare la banconota sul cruscotto della vettura. A quel punto la pazienza e la clemenza degli agenti si sono esaurite e hanno arrestato l’autista con l’accusa di tentata corruzione, per la quale compare oggi davanti al giudice di Bergamo.
Un altro processo sulla corruzione lungo le strade si è chiuso nei giorni scorsi, ma questa volta sul banco degli imputati c’erano degli agenti della Stradale. Parliamo della sentenza di primo grado scaturita da un’inchiesta iniziata nel 2011 nella zona di Eboli su regali offerti da alcuni camionisti ad agenti della Polizia Stradale per evitare verbali su irregolarità dei veicoli o autorizzazioni al trasporto. Durante l’indagine, la Procura ordinò video e intercettazioni ambientali nelle macchine di servizio.
Gli inquirenti scoprirono anche una grave infrazione rimasta impunita, quella di un veicolo industriale che viaggiava contromano, ma anche casi di veicoli senza assicurazione e divieto di sorpasso. Dall’indagine emerse che la tariffa era di 50 euro per ogni multa evitata. Su dodici indagati, otto sono stati rinviati a giudizio, che è terminato a metà febbraio 2020 con l’assoluzione perché il fatto non sussiste e per non avere commesso il reato di cinque agenti e un autotrasportatore e con la condanna di due agenti a due anni e otto mesi e a otto mesi, con la sospensione della pena.