Ogni anno, l’Iru svolge un’indagine tra ottocento aziende di autotrasporto di oltre venti Paesi del mondo per stimare il grado di carenza di autisti di veicoli industriali. L’8 marzo 2021 ha presentato i dati relativi al 2020, un anno particolare perché la pandemia di Covid-19 ha ridotto i volumi di trasporti su strada in quasi tutti i Paesi. Ciò ha ridotto la gravità del problema. In Europa, la percentuale dei posti di autista di veicoli industriali è diminuita dal precedente 24% al 7%. Ma il problema resta, e non solo in Europa. Si percepisce perfino in Cina, dove i posti liberi in cabina sono il 4%.
Le imprese di autotrasporto interpellate nella ricerca ritengono che nel 2021 aumenterà la carenza di autisti, a causa della ripresa delle economie e del conseguente aumento della domanda di autotrasporto. Gli imprenditori europei si aspettano un valore del 17% e fuori dal continente l’Iru segnala il 18% in Messico, il 20% in Turchia, il 24% in Russia e il 30% in Uzbekistan.
La causa principale, in tutte le regioni, è la mancanza di autisti già formati (così ha risposto il 38% degli intervistati), seguita dalle condizioni di lavoro difficili e le difficoltà ad attirare donne e giovani. Riguardo alle donne emergono risultati contrastanti. L’Iru stima che solo il due percento degli autisti di veicoli industriali sono donne, a livello globale e in molti Paesi tale percentuale sta diminuendo.
Cala quasi in tutto il mondo la percentuale di autisti sotto i venticinque anni: il 5% in Europa e Russia, il 6% in Messico e il 7% in Turchia. L’età media a livello globale si sta avvicinando ai cinquant’anni e sta aumentando ogni anno. L’Iru sottolinea il paradosso che mostra in molti Paesi un tasso di disoccupazione giovanile che supera il trenta percento. Quindi attrarre giovani al volante dovrebbe essere semplice. “Tuttavia, l'età minima per i conducenti professionisti è di 21 anni o più in molti luoghi, creando un grande divario tra il lasciare la scuola e prendere il volante. I governi dovrebbero fissare l'età minima per gli autisti formati a 18 anni, con la formazione a partire da 17, al fine di sbloccare il pieno potenziale della professione come motore di lavoro globale”, scrive l’associazione.
Altri interventi chiesti dall’Iru sono maggiori investimenti in aree di parcheggio sicure per i veicoli industriali (che potrebbe attrarre più donne) e lo sviluppo di corsi di formazione e certificazione. Recentemente, l’associazione ha presentato una Carta sul trattamento degli autisti.