Fuggire senza avere prestato soccorso dopo avere investito un pensionato col camion è costato caro a un camionista moldavo residente in Lazio: tre anni e sei mesi di reclusione e tre anni di sospensione della patente. Il fatto avvenne il 22 gennaio 2019, quando l’autista investì a Sarzana, con l’autoarticolato che stava guidando, Franco Capineri, un ferroviere in pensione di 59 anni. L’incidente avvenne alle 19 di sera e il camionista invece di fermarsi per prestare soccorso decise di fuggire, lasciando Capineri gravemente ferito sull’asfalto. Venne soccorso da un carabiniere fuori servizio e portato all’ospedale della Spezia, dove morì due giorni dopo.
Partirono subito le indagini della Polizia Stradale per trovare l'investitore, impresa non semplice a causa del buio e della mancanza di testimoni. Ma la tecnologia ha aiutato gli inquirenti, soprattutto l’apparecchio Top Crash, che con la geo-localizzazione e la fotogrammetria può ricostruire la scena dell’incidente. Per prima cosa, gli inquirenti hanno identificato il trattore stradale, sequestrato a Roma, e il semirimorchio, sequestrato a Prato. Analizzando i dati della centralina del trattore e del suo cronotachigrafo, gli inquirenti hanno ricostruito i viaggi del camion e soprattutto dove era al momento dell’incidente, stabilendo che era proprio lì, grazie all’incrocio con il tracciamento delle celle telefoniche dell’autista.
Per portare in Tribunale prove sicure, la Polizia scientifica ha anche ispezionato dentro e fuori l’autoarticolato, trovando tracce di abiti compatibili con quelli della vittima. Quindi hanno accusato l’autista, che è stato rinviato a giudizio con rito abbreviato. Il 6 ottobre 2020 il Giudice ha emesso la sentenza: condanna a tre anni e sei mesi di reclusione e tre anni di sospensione della patente. Non solo: l’autoarticolato non aveva assicurazione, quindi i legali dei familiari della vittima hanno avviato un’azione legale per il risarcimento del danno, chiedendo anche l’intervento del Fondo vittime della strada.