La hanno soprannominata la “banda dei surfisti” e una telecamera ha anche ripreso il suo modo di operare: i banditi precedevano il camion con un’autovettura per rallentarlo e lo seguivano con un’altra. Da quest’ultima, dopo esser giunta a pochi centimetri dal camion, un bandito saliva sul tetto da una botola, passava sul cofano e apriva i portelloni, entrando nel vano di carico. Poi l’uomo passava la merce dall’interno del camion. Il tutto con i veicoli in corsa.
La banda operava sulle autostrade francesi di notte e sceglieva le vittime tra chi trasportava merce di elevato valore, come cosmetici, profumo o computer. I rapinatori erano molto organizzati: avevano false identità, riuscivano a conoscere il contenuto dei camion e avevano una rete in Romania per vendere la merce rubata. Hanno compiuto undici furti tra il 2018 e 2019 con un bottino complessivo di un milione e mezzo di euro.
Ad aprile 2022 si è concluso a Parigi il processo contro sedici appartenenti alla banda, tutti di nazionalità rumena, con condanne che variano da diciotto mesi a sei anni e sanzioni pecuniarie da 5000 a 25mila euro. Inoltre due delle aziende derubate, Tech Data and Christian Dior, hanno annunciato una causa civile per il risarcimento del danno.