L'emergenza causata dalla pandemia della Covid-19 ha indirizzato buona parte delle risorse delle Forse di Polizia sui controlli per le trasgressioni alle norme di distanziamento sociale, ma la Polstrada continua anche a verificare quelle sui tempi di guida e di riposo degli autisti, come è avvenuto il 18 marzo a Treviso, dove una pattuglia della Polizia Stradale ha fermato un camion sloveno sulla tangenziale della città veneta. Dopo avere rilevato sulla strada alcune anomalie al cronotachigrafo, gli agenti hanno portato il veicolo in un’officina autorizzata al controllo dell’apparecchio, dove i meccanici hanno scoperto una manomissione.
Non solo: durante l'ispezione tecnica è stato trovato anche un simulatore di Adblue, che permette al veicolo di viaggiare senza consumare l'additivo. E, come se ciò non bastasse, l’autoarticolato viaggiava in sovraccarico. Alla fine del controllo, l’autista ha ricevuto un verbale di circa duemila euro, più l’obbligo di ripristinare a proprie spese il veicolo. “La manomissione dei dispositivi installati sui mezzi pesanti non è purtroppo un caso isolato ma un modus operandi, che viene posto in essere anche in questo frangente in cui le strade risultano sicuramente più scorrevoli”, commenta la Polstrada in una nota.