Contro il distacco internazionale dei lavoratori stranieri si è mosso direttamente il primo ministro francese Manuel Vals, che giovedì 12 febbraio 2015 ha annunciato la "massima severità" nella contro l'uso illegale di manodopera straniera. E il ministro le Lavoro, François Rebsamen, ha ribadito che questa battaglia rappresenta una "priorità assoluta". Nell'audizione svolta ieri dal primo ministro al Comitato contro il lavoro illegale è stata svelata una stima, secondo cui in Francia starebbero lavorando 230mila stranieri in regime di distacco transnazionale, contro i 7500 del 2000. Non solo, ma 12.500 sarebbero francesi assunti da società interinali straniere a messi al lavoro in Francia come stranieri distaccati. Una pratica che sta diffondendosi anche in Italia.
La maggior parte dei lavoratori distaccati in Francia proviene dal Portogallo (19%), dalla Polonia (16%) e dalla Romania (11%). E questi sono quelli legali, perché un rapporto del Senato francese stima che altrettanti lavoratori potrebbero essere distaccati in modo illegale, per non parlare di quelli entrati nel Paese con un distacco regolare e poi rimasti in modo irregolare. Il primo ministro ha annunciato un piano contro il distacco illegale, che colpirà soprattutto le imprese che lo utilizzano. Una misura già annunciata è l'aumento della sanzione da 150mila a 500euro. Inoltre, le aziende scoperte non potranno più accedere ad altri benefici. L'aumento delle sanzioni sarà accompagnato da un incremento dei controlli.
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