Questa mattina il Governo aveva organizzato una riunione tra sindacati ed imprese, per trovare una mediazione sulla vertenza degli autisti, che la notte tra domenica e lunedì hanno iniziato uno sciopero a oltranza, con blocchi e manifestazioni di camion lumaca nelle principali città ed arterie della Francia. Ma come avevano annunciato già ieri, le associazioni delle imprese di logistica ed autotrasporto non si sono presentate all'appuntamento e non lo faranno finché non arriveranno nuovi elementi. Il braccio di ferro resta sull'aumento degli stipendi: i sindacati chiedono i 5%, mentre le imprese non intendono concedere più del 2%.
La mancata partecipazione delle imprese ( rappresentate da FNTR, TLF, l'Unostra e Otre) non è piaciuta al ministro dei Trasporti francese, Manuel Valls, che sta cercando una mediazione. Il coordinamento intersindacale – formato da Confédération générale du travail CGT, Force ouvrière FO, Confédération française des travailleurs chrétiens CFTC e Confédération française de l'encadrement-Confédération générale des cadres CFE-CGC - ha chiesto un incontro con il ministro Valls.
Proseguono i disagi sulle strade francesi, anche se per ora i sindacati dichiarano che non intendono coinvolgere gli automobilisti e non sembrano stringere troppo la morsa sul flusso di beni di consumo. Questa mattina, i giornali francesi segnalano undici chilometri di coda sull'autostrada A1, che pare quella maggiormente colpita, nella zona di Lilla e barriere filtranti in altre località, tra cui la Savoia, posta vicino al confine con l'Italia.
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