Un comunicato diffuso dalla Polizia danese l’8 luglio 2020 annuncia che la pubblica accusa sta perseguendo l’azienda di autotrasporto Kurt Beier Transport e alcune persone a lei ritenute vicine per il reato di usura aggravata. La vicenda è legata all'utilizzo di autisti immigrati e, in particolare, di quelli filippini che vivevano in cattive condizioni. L’indagine è iniziata il 16 ottobre del 2018, quando la Polizia dello Jutland meridionale ha ricevuto una segnalazione dall’Ufficio della Salute e del Benessere del Centro contro la tratta di persone. La denuncia sosteneva che diversi autisti stranieri impiegati dalla società di autotrasporto polacca HBT Internationale Transporte – che forniva servizi in subappalto alla Kurt Beier Transport – vivevano nella città di Padborg in dormitori comuni o sui camion, in cattive condizioni igieniche. Inoltre, non erano coperti da un’assicurazione sanitaria e quindi non potevano accedere ai servizi medici.
Sulla base di questa relazione, la Polizia ha avviato un’indagine con un’ispezione nell’impianto vicino alla città danese di Padborg (a pochi chilometri dal confine tedesco) dove facevano capo gli autisti. Gli agenti hanno interrogato trenta autisti immigrati dalle Filippine e dallo Sri Lanka e ha verificato le loro condizioni di alloggio, di retribuzione e di lavoro. Durante l’indagine, la Polizia danese ha anche collaborato con quella polacca e le Autorità danesi per l’Ambiente e il Lavoro, l’Agenzia fiscale, il Comune di Aabenraa (dove ha sede l’impianto) e il Centro contro la tratta di esseri umani.
Al termine dell’indagine, la Polizia ha presentato una denuncia alla Procura di Viborg contro la Kurt Beier Transport proprio per tratta di esseri umani, in relazione agli autisti extra-comunitari. Però, il 1° luglio 2020 il pubblico ministero ha prosciolto la società di autotrasporto danese da questa accusa, ma nello stesso tempo ha deciso di proseguire la causa penale con l’accusa di usura aggravata, oltre che per alcune violazioni alle norme sugli stranieri, sugli edifici e su quelle antincendio. L’accusa ha anche annunciato che chiederà misure di prevenzione verso gli indagati e di sequestro del dividendo finanziario. Ora si attende la convocazione della prima udienza al Tribunale. In Danimarca il reato di usura comprende anche lo sfruttamento basato sulle difficoltà finanziare o personali delle vittime, anche all’interno di una relazione contrattuale, col fine di ottenere un beneficio molto sproporzionato rispetto alla retribuzione.
La Kurt Beier ha diffuso un comunicato in cui ribadisce la legalità del suo operato e sottolinea l’assoluzione per il reato di traffico di esseri umani, considerata l’accusa più grave. L’azienda annuncia l’avvio di una procedura di risarcimento per il danno alla sua reputazione. Ritiene anche “incomprensibile” l’accusa di usura perché applicarla in questo caso è una forzatura interpretativa ed sicura che sarà assolta. In caso contrario, la nota afferma che “ciò cambierebbe completamente le condizioni per il trasporto danese. Kurt Beier Transport non è l’unica società danese che usa manodopera straniera con contratti di lavoro non danesi. É onesto volere che ciò non avvenga, ma la questione deve essere risolta per via politica e non giudiziaria”.