Un’azienda di autotrasporto serba ha pagato una multa da seimila euro dopo un controllo svolto a metà novembre 2020 da una pattuglia della Polizia Locale di Cremona specializzata nell’autotrasporto. Il camion è stato fermato sulla tangenziale della città lombarda mentre stava entrando in autostrada con un carico di rame per un consueto controllo. Durante il controllo, gli agenti hanno scoperto un emulatore di AdBlue, che fa camminare il camion senza restrizioni anche se non usa l’adittivo. È un’infrazione che prevede una sanzione di circa 500 euro, più l’obbligo a svolgere una revisione straordinaria del veicolo dopo avere rimosso l’emulatore.
Ma il contro per l’autotrasportatore serbo è ben più salato, perché gli agenti hanno rilevato altre gravi infrazioni. Il camion montava un cronotachigrafo analogico mentre avrebbe dovuto avere quello digitale e l’autotrasportatore non aveva i documenti in regola per svolgere un trasporto internazionale. Al termine dei controlli gli agenti hanno staccato un verbale di seimila euro, che la società di trasporto ha già pagato.
Il videocast K44 Risponde ha affrontato il tema degli emulatori di AdBlue nell’episodio pubblicato il 16 novembre. L’argomento è stato approfondito sentendo due autotrasportatori - Sergio Camanini, presidente GAM di Mantova, e Alberto Riboni, general manager Riboni RBN – il vice-questore della Polizia di Stato Federica Deledda e l’amministratore delegato di Daf Veicoli Industriali, Paolo Starace. Ve lo riproponiamo. Buona visione.