La Danimarca spicca in Europa per severità delle sanzioni agli autisti dei veicoli industriali che violano le norme sul cabotaggio e sul tempo di guida. Lo ha vissuto sulla propria pelle un autista lituano (e il suo datore di lavoro) fermato alla fine di ottobre 2020 dalla Polizia danese in un’area di servizio di Karlslunde, come riferisce il giornale danese Transportmagasinet. Gli agenti hanno scoperto che stava usando due carte tachigrafiche (una di un suo collega) e che aveva violato diverse volte le norme sui tempi di guida e di riposo. In un caso, l’autista, un giovane di 38 anni, aveva guidato quasi ininterrottamente per 24 ore, riposando per poco più di un’ora. La seconda carta tachigrafica era avvolta in una pellicola d'alluminio e nascosta sotto il tappetino della cabina.
Gli agenti lo hanno denunciato e a metà novembre il Tribunale di Rockilde ha emesso una sentenza su ben 26 violazioni della Legge, di cui otto per avere usato la carta tachigrafica di un collega e diciotto per violazioni ai tempi di guida e di riposo. Alcune di queste violazioni sono avvenute in Germania e Svezia, quindi la difesa dell’autista ha cercato di farle annullare perché avvenute in un Paese straniero, ma il giudice ha detto che le conseguenza di tali azioni potevano accadere in Danimarca e quindi le ha considerate nella sua sentenza. Che è stata pesante per l’autista e l’impresa di autotrasporto per cui lavora. Il conducente ha subito una multa di 67.650 corone danesi (circa 9082 euro), venti mesi di libertà vigilata e il divieto di guidare camion in Danimarca per due anni e mezzo. Anche l’azienda paga un prezza pesante: il camion è stato sequestrato e la società ha subito una sanzione di 400mila corone danesi, pari a circa 53.700 euro.