La domanda di autisti di veicoli industriali aumenterà anche quest’anno in Europa, con un incremento del tredici percento. Lo afferma l’organizzazione mondiale dell’autotrasporto Iru, che il 9 marzo ha diffuso un rapporto basato su una ricerca tra piccole e medie imprese in diversi Paesi europei. Il risultato è che la carenza di autisti nel continente passerà dal 23% del 2019 a 36% del 2020.
I due Paesi più colpiti sono proprio quelli che negli anni passati hanno fornito camionisti a mezza Europa, ossia Polonia e Romania: nel primo la carenza di autisti si attesta al 22% e nel 2020 aumenterà del 15%, mentre in Romania andrà peggio: già nel 2019 si è rilevata una carenza di autisti del 50%, valore che quest’anno salirà al 62%.
In questi due Paesi orientali si registra anche il più basso livello di donne al volante del camion, sotto il due percento del totale di autisti. “Tra i motivi che scoraggiano le donne dall'intraprendere la professione vi sono le difficili condizioni di lavoro, la mancanza di aree di parcheggio sicure e di parcheggi sicuri e i lunghi periodi trascorsi lontano da casa”, spiega l’Iru.
Secondo Jan Buczek, presidente dell'Associazione degli autotrasportatori internazionali in Polonia Zmpd, “per incoraggiare un maggior numero di donne e di giovani ad intraprendere la professione, è essenziale che siano garantire migliori condizioni di lavoro. È anche necessario un maggiore coinvolgimento dello Stato nell'agevolare i giovani a diventare autisti qualificati e aiutarli a superare gli elevati costi necessari per la formazione e le qualifiche. Bisogna anche modificare le norme sui trasporti. Per applicare le qualifiche acquisite, infatti, gli studenti devono poter lavorare al volante. Tuttavia, il regolamento consente loro di farlo solo dopo i 21 anni. C'è il rischio che prima di raggiungere questa età, essi comincino a lavorare altrove e non ritornino a questa professione".
Per la Romania, l’Iru ritiene che la principale causa della carenza di autisti sia l’emigrazione, che spinge i lavoratori verso i Paesi dove possono guadagnare di più. Secondo le statistiche ufficiali, negli ultimi dieci anni 3,4 milioni di rumeni hanno lasciato il Paese. Constantin Isac, presidente dell'Untrr, l'Unione nazionale degli autotrasportatori rumeni, afferma che “ci sono diverse cose che si possono fare per alleviare la preoccupante, e aggravante, carenza di autisti in Romania, tra cui la formazione per la riconversione professionale del personale disoccupato di altri settori, la riduzione dell'età minima per gli autisti nel paese da 21 a 18 anni e l'importazione di una forza lavoro qualificata non comunitaria".
Per quanto riguarda i giovani, l’Iru rileva che solo l’11% degli autisti polacchi ha meno di 25 anni, mentre in Romania l’età media dei camionisti è di 41 anni. Sono comunque valori migliori della media europea, secondo cui solo il 7% degli autisti ha meno di 25 anni, con un’età media di 45 anni.