Nei giorni scorsi un gruppo di autisti dell’azienda di autotrasporto lituana Girteka ha proclamato uno sciopero per il 20 aprile 2020 contro la riduzione della diaria giornaliera annunciata dalla società per affrontare la crisi del trasporto internazionale provocata dalla pandemia di Covid-19. La mattina del 20 aprile arrivano dichiarazioni contrastanti sull’esito di questa protesta.
Il sindacato lituano Lietuvos Profesinių Sąjungų Aljansu (Lvps) afferma che lo sciopero è iniziato alle 9.00 e che durerà fino alle 18.00, col sostegno di colleghi di altre società di autotrasporto che per solidarietà hanno appeso dei gilet gialli sul retrovisore sinistro del camion. Il portavoce del sindacato, Audrius Cuzanauskas, ha dichiarato al giornale lituano Ltr che camion di Girteka sarebbero fermi in Spagna, Italia, Francia e Germania. “Questo è un caso senza precedenti”, egli afferma.
Girteka Logistics viceversa smentisce la notizia dello sciopero. In un nota diffusa alle 9.00 del 20 aprile, la società lituana afferma di non avere veicoli fermi a causa di sciopero o crisi. Il comunicato conferma la politica di riduzione dei costi, che comprende la riduzione delle indennità giornaliere degli autisti, oltre che il blocco delle assunzioni e l’annullamento di alcuni progetti. “Non stiamo riducendo gli stipendi dei nostri conducenti, da qualche tempo abbiamo pagato elevate indennità giornaliere e a causa dell'attuale contesto economico abbiamo annunciato una correzione temporanea”, spiega l’azienda.
Girtka aggiunge che “rispettiamo e comprendiamo che questa non è una notizia positiva per i nostri autisti e alcuni di loro hanno anche espresso la comprensione del fatto che con questa e altre iniziative miriamo a preservare il maggior numero possibile di posti di lavoro in un momento in cui molte grandi aziende fanno riduzioni significative nel numero di dipendenti”.