È stata una settimana molto pesante per l'autotrasporto, quella compresa tra il 20 e il 25 luglio 2015, complice forse anche il forte caldo che potrebbe avere contribuito ad aggravare i malori. E proprio questa è stata la causa di ben tre decessi in cabina, avvenuti però in situazioni diverse. La settimana nera è iniziata già alle 6:15 di lunedì 20 luglio, quando Giuliano Gibini, di 63 anni, si è sentito male mentre stava viaggiando lungo la Statale Romea. L'uomo è riuscito ad accostare il camion per non creare incidenti e telefonare all'ambulanza, che però è giunta tardi. I soccorritori lo hanno trovato senza vita in cabina.
Il giorno successivo Ezio Dughetti, di 52 anni, stava guidando un camion di un'azienda di Albenga sull'autostrada A26, all'altezza di Ovada, quando il veicolo è uscito di strada, urtando il guard-rail. Non sembrava un evento grave, al punto che l'uomo è sceso dalla cabina per controllare i danni, poi ha chiamato la Polizia Stradale. Ma quando la pattuglia è arrivata sul posto, gli agenti lo hanno trovato a terra e non sono serviti a nulla i tentativi di rianimarlo.
Nella serata di giovedì 23 luglio, Milosav Otasevic di 54 anni ha fermato l'articolato dell'azienda di autotrasporto per cui lavorava, in una stazione di servizio di Stanghella (Padova). Alle sette del mattino, quando i titolari hanno aperto l'impianto hanno visto l'uomo sdraiato in cuccetta, ma hanno pensato che stesse dormendo. Ma in tarda mattinata, non notando segni di vita, lo hanno prima chiamato, poi hanno telefonato ai Carabinieri. Quando i militi hanno aperto la cabina, hanno trovato l'autista morto, probabilmente nel sonno per un arresto cardio-circolatorio.
Anche la settimana precedente un altro grave incidente sarebbe stato causato da un malore o di un colpo di sonno. Prima dell'alba di mercoledì 15 luglio, Moussa Chaksi, un autista di 71 anni, stava percorrendo la Goitese l'autocisterna carica di latte, quando all'altezza di Castiglione delle Stiviere il veicolo è uscito di strada, ha sfondato il muro di una casa e si è fermato sul bordo della piscina. L'uomo è stato soccorso prima dai Vigili del Fuoco, che lo hanno estratto dalla cabina, poi dal personale del 118, che però non ha potuto salvargli la vita.
La settimana è stata funestata da diversi ribaltamenti. Il primo è avvenuto alle tre della notte tra lunedì 20 e martedì 21 luglio, quando un autoarticolato carico di pannelli di legno si è ribaltato sul fianco sinistro mentre stava uscendo dallo svincolo Rimini Nord dell'autostrada A14, causando la morte dell'autista di 57 anni, Mbaye Kerif.
Poche ore dopo, ben due autisti sono morti in uno scontro avvenuto intorno a mezzogiorno di martedì 21 luglio sulla strada Mediana di Campiglia dei Berici, in provincia di Vicenza. L'incidente ha coinvolto un furgone per il trasporto di rifiuti e un autoarticolato che era appena uscito dal casello di Agugliario dell'autostrada A31. Dopo l'impatto, l'articolato si è ribaltato, causando la morte sul colpo di Daniele Mestriner, di 56 anni. Il conducente del furgone è stato portato dall'elisoccorso a Verona, ma è deceduto durante il viaggio.
Altri due ribaltamenti di camion sono avvenuti, senza causare fortunatamente decessi: martedì 22 luglio sull'autostrada A18 a Giarre, col ferimento del conducente, e mercoledì 23 luglio sulla Statale 76 a Cupramontana, dove un veicolo carico di polli si è ribaltato causando la morte degli animali, mentre l'autista è rimasto illeso.
Due incidenti mortali sono stati causati da tamponamenti in autostrada. Il più grave è accaduto nel pomeriggio di mercoledì 22 luglio, quando un articolato carico di carbonato di sodio ha tamponato un'autovettura sull'autostrada A21, all'altezza del casello di Cremona Nord, sbalzandola contro un altro camion, che poi si è scontrato con un'autocisterna e un'altra vettura, causando un incendio. L'autista della cisterna, Alfredo Fioravanti di 50 anni, è morto, insieme con una donna a bordo di un'automobile. Altre quattro persone sono rimaste ferite. All'alba di venerdì 24 luglio due camion si sono tamponati sull'autostrada A1, tra Arezzo e Valdarno in direzione di Firenze, causando la morte di uno degli autisti e il ferimento dell'altro.
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