Il 22 luglio 2021 è finito l’incubo per Marco Ciacci, il camionista al volante dell'autotreno contro cui si scontrò, il 19 giugno 2020, la handbike di Alex Zanardi. Oltre al trauma psicologico dell’incidente, l’autista ha subito un anno di tensione come indagato di lesioni colpose. Durante l’inchiesta per stabilire le responsabilità dell’incidente, i magistrati hanno interpellato un perito, le cui conclusioni scagionano l’autista del camion: l’esperto rilevò uno scostamento di 40 centimetri, un valore che per il tipo di strada e la dimensione del veicolo non è stato ritenuto influente per determinare la colpa del conducente.
Sulla base di questa perizia, il 26 maggio 2021 il pubblico ministero chiese l’archiviazione sostenendo che non esiste una correlazione tra il comportamento dell’autista e l’urto. Contro questa decisione si opposero i familiari di Zanardi, secondo cui invece il camionista sarebbe stato responsabile. Il 22 luglio il Giudice per le indagini preliminari ha deciso per l’archiviazione.