Tre sigle imprenditoriali – Fntr, TLF e Unostra – si sono sedute al tavolo con una proposta che prevede un aumento salariale dall'uno al due percento (secondo i livelli), la riduzione del 40% del periodo di franchigia sulla malattia (quindi da cinque a tre giorni), la presa in carico della mutua convenzionale e un aumento della garanzia annuale di remunerazione (GAR) dal 3% al 4%. L'offerta è stata però rifiutata dai sindacati, che si trincerano sulla linea dell'aumento salariale del cinque percento, l'istituzione della tredicesima mensilità e l'abolizione della franchigia sulla malattia.
Mercoledì 11 febbraio s'incontreranno i responsabili delle cinque sigle sindacali: il coordinamento che comprende CGT, FO, CFTC e CFE-CGC, più l'autonoma CFDT Transports, che è la sigla più radicata tra gli autisti francesi. In questa fase, i sindacati sembrano più orientati a fornire una risposta politica, prima di tornare sul terreno dello sciopero. Intanto, la CFDT ha annunciato che senza accordo sui salari non firmerà quello sulla formazione professionale (e senza la firma sindacale, le imprese non potranno accedere ai relativi contributi).
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