Mentre i Governi europei si sono divisi tra un blocco orientale che vuole aumentare la liberalizzazione dell'autotrasporto e uno occidentale che applica nuovi provvedimenti contro la concorrenza sleale, i sindacati dell'est e dell'ovest si uniscono per contrastare il dumping sociale e quella che viene definita una nuova forma di schiavitù nel trasporto stradale. La federazione dei sindacati dei trasporti ETF sta coordinando un ufficio denominato Joint Trade Union Cooperation Office che per ora raccoglie sei sigle sindacali degli autisti.
I sindacati che aderiscono a questa forma di collaborazione transnazionale sono il danese 3F, i belgi ABBV-BTB e CSC, lo svedese TWU e i rumeni ATU Rumania e Sindicatul Liber al Transportatorilor (SLT). La prima riunione è avvenuta il 10 ottobre 2017 a Bucarest. Lo scopo della collaborazione è assistere gli autisti in tutta Europa se devono affrontare i loro datori di lavoro o si trovano implicati in controlli o sanzioni da parte delle Autorità. La Joint Trade Union Cooperation aiuterà i conducenti anche a sostenere i propri diritti e ad accedere alle varie forme di sicurezza sociale. Questa iniziativa fa parte della campagna avviata dalla ETF contro lo sfruttamento degli autisti e denominata Fair Transport Campaign.
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