Per la seconda volta in pochi giorni i sindacati contestano l’esito di un provvedimento preso dal terminal Psa Pra’ Genova come misura di precauzione contro l’epidemia della Covid-19. Il provvedimento riguarda l’ingresso contingentato degli autisti nell’ufficio Merci per svolgere le pratiche relative al container da prendere o consegnare. Una misura che evita il sovraffollamento all’interno dell'ufficio Merci, ma lo causa all’esterno, dove gli autisti aspettano in fila esposti alle intemperie. Questa situazione ha causato una prima protesta del sindacato di base Usb, cui è seguita il 2 marzo una lettera inviata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti alla società terminalista e all’Autorità di Sistema Portuale.
Nella comunicazione, le tre sigle contestano “con fermezza” le misure precauzionali attuate dalla Psa Genova Pra’ perché causano “un’interminabile colonna di autisti, comandati da un guardiano a rimanere fuori all’aperto, in fila indiana, nel piazzale antistante l’ufficio Merci in attesa di potervi accedere scaglionati”. I sindacati ritengono tale misura “gravemente irrispettosa e lesiva per i lavoratori dell’autotrasporto, per il porto di Genova, per l’eco nazionale e internazionale che tale misura rivela, lontana anni luce da quelle che dovrebbero essere buone prassi di civiltà, a garanzia della salute e sicurezza per un terminal di tale rilevanza e dimensione”.
Le tre sigle ricordano che stanno chiedendo da quasi due anni che nel piazzale dove sostano i veicoli industriali siano installati pannelli display con i numeri per l’accesso all’ufficio Merci o in alternativa potere vedere tali numeri sull’app per smartphone già attiva. Chiedono quindi l’attivazione urgente di queste misure, altrimenti i sindacati decideranno “le azioni sindacali da intraprendere”.